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ECONOMIA

Mortaruolo: importante promuovere coltivazione e sviluppo della filiera canapa

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Il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, Erasmo Mortaruolo, ha preso parte questa mattina a Benevento, presso Palazzo Paolo V, all’iniziativa “Canapa 2.0. Ricerca, innovazione e sviluppo della filiera canapa in Campania” organizzata da Campanapa, cooperativa che si occuperà del recupero della coltivazione della canapa.

“Un tema di assoluta attualità inquadrato da una legge approvata dal Consiglio regionale della Campania il 29 dicembre 2016. Per questo l’iniziativa di oggi merita un particolare apprezzamento perché allarga la conoscenza su un tema attualissimo. La Campania è stata infatti la prima regione in Italia a dotarsi di una propria normativa per la promozione della coltivazione e dello sviluppo della filiera agroindustriale della canapa dopo il varo della legge nazionale” ha tenuto a rilevare nel suo intervento il vicepresidente Mortaruolo.

“È un lavoro che come Commissione Agricoltura della Campania abbiamo cominciato tempo fa – ha proseguito – partendo dal confronto con tutte le cooperative, le associazioni interessate e credo che prima dell’estate riusciremo ad essere una delle prime regioni d’Italia a entrare nel vivo sul rilancio della filiera attraverso progetti di promozione, formazione e sperimentazione. Ritengo a tal proposito che il Psr offra delle soluzioni e dei vantaggi qualificandosi come strumento di supporto al decollo di un settore dalle grandi potenzialità. Al di là delle destinazioni alimentari o alternative il punto di partenza è quello della coltivazione.

Come amministratori pubblici potremmo, ad esempio, cominciare a mettere a disposizione tanti beni demaniali presenti nelle nostre comunità supportando anche start up giovanili con gli incentivi messi a disposizione dal Psr 2014/20. C’è poi il tema della programmazione del territorio. Come distretto beneventano quando parliamo di urbanistica, recupero dei borghi, efficientamento energetico, implementazione delle attività esistenti potremo fare quel salto di qualità se poniamo al centro il principio della sostenibilità.

In quest’ottica diventa molto più facile intravedere tutte le accezioni della canapa anche sotto il profilo della bioedilizia. Se dunque si mette insieme la coltivazione, la pianificazione e soprattutto se immaginiamo di costruire un hub di trasformazione potremo trovare concreti sbocchi di applicazione anche in loco. La prospettiva chiara dev’essere quella che mettersi in agricoltura significa dare reddito e dignità a chi lavora in questo comparto”.

Nelle ultime ore inoltre il Governo ha presentato su proposta del Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali l’emendamento alla manovra economica che istituisce mense scolastiche biologiche certificate per favorire la diffusione e l’utilizzo di prodotti biologici.

“Anche su questo tema – commenta il vicepresidente Mortaruolo – la Regione Campania ha voluto dare un chiaro indirizzo ante tempus attraverso una campagna di sensibilizzazione sul tema della Dieta Mediterranea che ha fatto tappa anche nel nostro Sannio. L’iniziativa ‘Crescisano in Campania’ promossa dalla Presidenza del Consiglio regionale ha avuto una particolare valenza per i temi trattati e per il coinvolgimento dei giovani e di esperti in campo agroalimentare. Tengo molto al fatto che nelle mense delle nostre scuole si possa mangiare sano, a chilometro zero e con grande attenzione al rispetto dei canoni sanciti dalla Dieta Mediterranea.

È fondamentale insegnare ai nostri ragazzi che la qualità della vita passa anche attraverso una corretta alimentazione. Un plauso dunque al Governo e in particolare all’eccellente lavoro del Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina per aver pensato alla istituzione di un fondo di 44 milioni di euro, gestito dal Mipaaf, per ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole.

La norma prevede che le scuole che vorranno attivare il servizio di mensa biologica dovranno inserire le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e delle specifiche tecniche fissate dal Ministero delle politiche agricole insieme al Ministero dell’Istruzione”.

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