CULTURA
Hortus Conclusus e piazza Roma location per gli spettacoli del Napoli Teatro Festival

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La città di Benevento protagonista della decima edizione del Napoli Teatro Festival Italia con due appuntamenti a piazza Roma e all’Hortus Conclusus, nel cuore del centro storico cittadino.
Il progetto artistico proposto dalla Fondazione Campania dei Festival, organizzatrice dell’evento, riguarderebbe la messa in scena di un concerto a piazza Roma – il 22 e 23 giugno – dell’Orchestra di Piazza Vittorio, nonché un laboratorio e uno spettacolo teatrale di Laura Curino – in programma il 24 e 25 giugno nel giardino realizzato dal maestro Mimmo Paladino – per avvicinare i tanti appassionati e soprattutto le nuove generazioni al mondo del teatro.
L’Orchestra di Piazza Vittorio, composta da musicisti che provengono da dieci paesi diversi, promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali vari e spesso sconosciuti al grande pubblico, costituendo anche un mezzo di recupero e di riscatto per musicisti stranieri che vivono a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale. L’obiettivo è dunque quello di trasmettere felicemente sul palco un messaggio di fratellanza e di pace ben più efficace di proclami, comizi e dibattiti televisivi.
All’Hortus, invece, dovrebbe arrivare “Leggende D’Oro; Le Vite dei Santi”, un laboratorio di teatro della narrazione, gratuito e aperto a tutti, che affinerà la capacità di restituire le figure umane e spirituali di alcuni personaggi storici o leggendari, lo spazio ed il tempo in cui si sono mosse le loro vicende, gli intrecci, il loro linguaggio ed anche il portato poetico di tante storie che ci sono state consegnate dalla letteratura specifica e da secoli di storia dell’arte.
Prendendo spunto da testi narrativi che riguardano le vite dei santi, gli allievi si cimenteranno nella scrittura di brevi testi destinati al teatro. Lo spettacolo di Laura Curino, dal titolo “Santa Impresa”, sarà invece il racconto della straordinaria impresa che realizzeranno i ‘santi sociali’ piemontesi a Torino durante l’Ottocento: Giuseppe Cafasso, il prete dei condannati a morte; Juliette Colbert, la madre della carcerate; Giuseppe Cottolengo, fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza; Francesco Faà di Bruno, il padre delle serve; Leonardo Murialdo, direttore del Collegio degli Artigianelli e difensore degli operai; Giovanni Bosco, prete dei ragazzi, dei sogni, di furia e di vento.
Il Napoli Teatro Festival Italia è un appuntamento culturale di grande prestigio e sicuramente uno dei più importanti incontri dedicati al teatro e allo spettacolo dal vivo per la Campania e molto apprezzato all’estero, in quanto produttore di opere di grandi maestri della scena italiana e internazionale, accogliendo artisti provenienti da tutto il mondo e sollecitando il lavoro creativo delle più giovani generazioni. Fin dalla scorsa edizione ha avviato un progetto di regionalizzazione coinvolgendo anche le altre province campane, proponendo spettacoli in luoghi particolarmente simbolici e suggestivi allo scopo di valorizzare l’immenso patrimonio culturale del territorio e di espandere l’offerta ad un pubblico sempre più numeroso.