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AMBIENTE

Rifiuti, Lonardo: “Ancora problemi con lo Stir. Una settimana per tornare alla normalità”

Il presidente dell'Asia attacca il M5s e chiede aiuto alla cittadinanza: "Differenziate bene"

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Dossier del Movimento 5 Stelle, conferimento allo Stir di Casalduni, rapporti con il Comune e preoccupazioni per il futuro dell’azienda. E’ un fiume in piena il presidente dell’Asia Lucio Lonardo che, nella serata di ieri, ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione dopo una settimana non semplice per l’azienda “in house” di Palazzo Mosti.

Principalmente, l’attenzione è stata stata rivolta alla polemica tra Comune e Samte che ha portato al divieto di scarico della frazione indifferenziata del capoluogo nello Stir di Casalduni. Una vicenda che si è tramutata nella mancata raccolta e nella presenza in strada dell’immondizia.

“Una questione – ha detto Lonardo – che evidenzia che la crisi dei rifiuti in Campania non è stata risolta definitivamente. Finché ogni provincia non riuscirà a concludere il ciclo integrato dei rifiuti ci sarà sempre il rischio. La colpa è della Regione che non finanzia dei progetti validi”.

Parole durissime anche nei confronti dei 5 Stelle. “La loro assenza oggi – ha aggiunto il presidente dell’Asia – è la dimostrazione della pochezza delle loro argomentazioni. Non hanno la contezza di quello che dicono”. Il riferimento è al dossier dei pentastellati che sottolineava alcune carenze della Spa di Palazzo Mosti.

Lonardo ha parlato anche del futuro dell’Asia. Il nodo cruciale riguarda i mancati conferimenti, per circa 2 milioni e mezzo di euro, da parte del Comune. Saldo che sarà decisivo per il destino dell’azienda, ma per il quale bisognerà capire quali saranno le intenzioni della Commissione di liquidazione.

Dal prossimo Cda, invece, potrebbero arrivare buone notizie per quanto riguarda l’impianto di selezione ex Laser. Sarebbero giunte due manifestazioni di interesse – una da parte di una ditta beneventana e l’altra di una napoletana – per il fitto di 12 anni con canone e royality a favore dell’Asia.

Porta chiusa, infine, per gli ex Russo e Despar: “Hanno scelto la strada giudiziaria – ha concluso Lonardo -. Ora bisognerà proseguire nelle aule di tribunale. Io non sono più nella condizione di assumere nessuno”.

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