Fortore
Fortore-Miscano, l’isolamento arriva… in Procura

Ascolta la lettura dell'articolo
Le modalità di un isolamento non certo voluto sono state ripetutamente portate alla ribalta dagli interventi istituzionali dei sindaci di Castelfranco in Miscano, prima, e Ginestra degli Schiavoni, poi. Elementi di discussione che hanno trovato asilo anche sul nostro sito, per quello che è apparso uno spazio adeguato all’ovvio, proporzionale disagio patito sia dalle popolazioni locali nel rapporto con la città capoluogo, sia dalla stessa viabilità, indubbiamente limitata da questa frana sul ponte Santo Spirito, localizzata a Montecalvo Irpino ma insistente anche nelle appena ricordate zone sannite. Né il recente intervento di Zaccaria Spina, appunto primo cittadino di Ginestra, che prospettava una soluzione a breve grazie all’allestimento di una bretella stradale che circumnavigasse la zona della frana e permettesse la riapertura al traffico veicolare, è servito a placare le acque.
Ora, infatti, la vicenda si arricchisce di aspetti legali, sorti a seguito della denuncia alla Procura della repubblica di Benevento da parte di un ex esponente dell’amministrazione comunale di Castelfranco in Miscano. Che appunto avrebbe posto nel mirino l’Anas prefigurando, attesa l’ormai datata chiusura dell’arteria (la strada statale 90 bis) nel tratto specifico che isola il Miscano-Fortore dalle zone limitrofe, una interruzione di pubblico servizio.
A questa situazione di rimando replica l’Anas, presentando – come si apprende da quanto pubblicato sul quotidiano irpino Ottopagine (http://www.ottopagine.net) “una denuncia ai carabinieri contro ignoti”, perché “qualcuno nella notte ha fatto saltare dopo le transenne anche i pesanti blocchi anti sfondamento che erano stati posizionati sui due lati della strada per impedire il transito dei tir”.