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CRONACA

Rione Libertà, vandali nella notte alla Spina Verde: devastata la Mediateca

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Vandali in azione alla Spina Verde di Rione Libertà. Nella notte ignoti sono entrati nella struttura che ospita la Mediateca e l’hanno completamente devastata. Bruciati nel seminterrato anche poltrone e arredi.

Secondo quanto si apprende, i malviventi sono entrati dagli ingressi al piano superiore dei locali; successivamente, hanno raggiunto il livello interrato e hanno distrutto ogni cosa: dagli scaffali ai mobili, passando per l’impianto elettrico e i divanetti. Prima, però, ne hanno approfittato per mangiare pizza, bere e fumare marijuana.

Ingenti i danni causati per un’area che dovrebbe diventare il fiore all’occhiello del quartiere e un simbolo di rinascita e riqualificazione urbana. Una volta lanciato l’allarme, con i locali ancora invasi dal fumo, sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile, i colleghi della Polizia Scientifica e la Polizia Municipale. Al vaglio degli inquirenti ci sono ora le immagini delle telecamere di videosorveglianza, presenti in zona e nel parco pubblico, per dare un volto ai teppisti e, si spera, anche una punizione esemplare.

LE REAZIONI – “Gli atti vandalici – afferma l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello – vanno fermamente condannati quale grave gesto di inciviltà che offende un quartiere e, più in generale, la intera città.

Auspichiamo che i vandali che hanno irresponsabilmente brutalizzato la anzidetta opera pubblica vengano prontamente assicurati alla giustizia. Ed è per questo che forniremo agli organi investigativi tutto il supporto necessario, a cominciare dalle registrazioni delle telecamere collocate in zona.

D’intesa con il Sindaco Mastella, che pur trovandosi a Bari per l’assemblea nazionale dell’A.N.C.I. ha seguito in tempo reale le vicende in questione, – aggiunge l’esponente dell’amministrazione – abbiamo, inoltre, attivato un servizio di vigilanza privata che consenta la tutela notturna delle opere realizzate nell’ambito della Spina Verde, segnatamente della Mediateca e dell’Auditorium.

E’ evidente che le opere pubbliche in questione dovranno essere al più presto utilizzate per quella che è la loro finalità. Ad oggi non è stato possibile farlo perchè stiamo procedendo al collaudo delle stesse in quanto l’Amministrazione che ci ha preceduto ha pensato bene (si fa per dire!) di prendere in consegna la Spina Verde prima del suo collaudo.

Nelle more della conclusione delle procedure di collaudo, che speriamo di ultimare a giorni, – conclude Pasquariello – stiamo però già interloquendo con le istituzioni alle quali poter immediatamente affidare sia la Mediateca (potrebbe essere l’Università degli Studi del Sannio) che l’Auditorium (potrebbe essere il Conservatorio) al fine di renderle produttive di effetti positivi per il Rione Libertà e, più in generale, per l’intera Città”.

“I gravissimi atti di teppismo della scorsa notte che hanno devastato la mediateca presso il Rione Libertà, dopo una sistematica devastazione dell’intera area della spina verde, – scrive l’associazione L@p Asilo 31 – costringono ad una riflessione seria sul futuro degli spazi comunali e sulla loro gestione.Siamo consapevoli che invece i gravi fatti di questa notte determineranno l’ennesima rincorsa ai ripari e ad una maggiore intensificazione del livello di controllo sociale e di repressione all’interno della città come se la devastazione ed il degrado sociale e poi urbano si combattono con l’installazione di qualche telecamera in più. Negli ultimi anni Benevento ha visto moltiplicare il numero di telecamere dal centro storico ai quartieri popolari eppure i gravi atti di devastazione non si sono placati.

Se ci sono persone che nel quartiere dove vivono quotidianamente trovano divertente devastare spazi pubblici di cui potrebbero essere fruitori è evidente che si tratta di un problema sociale che non può essere risolto di certo con qualche telecamera o qualche volante in più.

Gli spazi comunali – prosegue – non vanno lasciati all’incuria e al degrado, se la mediateca fosse stata sin da subito aperta e affidata rispettando la propria destinazione d’uso oggi di certo non staremmo parlando della sua devastazione.

Gli spazi comunali vanno affidati gratuitamente alle realtà sociali e culturali che sono capaci di offrire un servizio alla comunità ed invece in questi anni si è pensato bene di mortificare quelle esperienze che soprattutto al Rione Libertà provano quotidianamente a combattere con il proprio attivismo la desertificazione, l’emarginazione sociale, il degrado giovanile.

Fedele ai disposti della Corte dei Conti – continua l’associazione – il Comune ha pensato bene di vessare con assurde richieste di pagamenti di esosi canoni di affitto le realtà dell’associazionismo, che riempiono di socialità gli spazi comunali anziche regalarli alla devastazione e al saccheggio.

Nelle prossime ore assisteremo allo squallido spettacolo di chi proverà a strumentalizzare tale episodio invocando sicurezza, controlli, pene certe, caccia all’uomo.

Il degrado giovanile e l’emarginazione sociale si combattono con le attività culturali, artistiche, sociali, dimostrando ai giovani della città che esiste un’alternativa valida che è quella dell’impegno sociale e culturale a sostegno della propria comunità.

Gli spazi comunali con destinazione ad uso culturale e sociale come lo è la mediateca devono essere affidati alle realtà dell’associazionismo per questo richiediamo da tempo che le politiche cieche del far cassa non vengano applicate ad un ambito così delicato che va sostenuto dalle istituzioni. Non si può ipocritamente condannare il vandalismo imperante senza andare a fondo e scoprire le radici sociali di tale malessere e le azioni concrete a lungo termine da mettere in campo per combatterlo attivamente.

Da circa un mese abbiamo presentato ai consiglieri comunali una proposta di regolamento per la gestione degli immobili ad uso sociale e culturale ma ancora non giunge alcuna risposta o richiesta di approfondimento.

Dal giorno 7 Luglio 2016 è stata protocollata una richiesta di incontro con il Sindaco Mastella per discutere dell’annosa vicenda degli spazi sociali ed ancora attendiamo di essere ricevuti e lo stesso vale per l’Assessore all’associazionismo Patrizia Maio. Bisogna al più presto – conclude il L@p Asilo 31 – regolamentare la gestione degli immobili ad uso sociale e culturale della città affermando il principio della gratuità per chi offre servizi e prestazioni alla comunità, bisogna affidare gli spazi comunali vuoti per riempirli di attività culturali che siano un’attrattiva per i giovani della città, un’alternativa reale ad una vita di strada nelle braccia della micro o macro criminalità. Se non lo faranno le istituzioni a farlo lo faranno le stesse realtà sociali che rivendicano da anni il diritto di autogestire gli spazi comunali occupando tali stabili, riqualificandoli e restituendoli alla comunità, strappandoli al saccheggio e alla devastazione”.

Anche l’associazione Io x Benevento e il Comitato di Quartiere Rione Libertà “Democrazia, Legalità e Libertà” stigmatizzano “il comportamento di alcuni vandali che ledono l’immagine del Quartiere ed esortano il Comune ad affrontare la questione seriamente”.

“Alla vigilia dell’inaugurazione – scrivono – avevamo espresso i nostri dubbi all’ex sindaco Fausto pepe, in quanto più volte abbiamo potuto registrare diversi episodi di vandalismo in città ma il sindaco, allora, volle inaugurare le strutture della Spina Verde senza nemmeno provvedere al collaudo e senza garantire una adeguata gestione delle stesse.

Successivamente, ci siamo rivolti diverse volte al Sindaco Mastella, invitandolo ad affrontare, insieme, le questioni che interessano il rione Libertà ma ad oggi nessun segnale ci è giunto.

Ovviamente, tutto ciò, ci fa capire che indubbiamente, occorre promuovere, con urgenza, dei progetti di promozione culturale ed educazione civica che non trovano incidenza con quanto finora realizzato e annunciato dall’Amministrazione in carica.

Non è pensabile mistificare un ambizioso progetto di rinnovamento culturale attraverso un “reclutamento” e coinvolgimento solo delle organizzazioni sociali vicine politicamente alla maggioranza di Palazzo Mosti. Questa metodologia, determinerebbe una evidente involuzione dei processi di emancipazione civica-culturale.

Ognuno – concludono – si assuma le proprie responsabilità, abbiamo di fronte a noi, una questione complessa e difficile, ignorarla, limitarla o addirittura strumentalizzarla per fini personali, significherebbe condannare tutti i processi di progresso che tanti cittadini onesti residenti meritano”.

“La Uil Avellino/Benevento – scrive il sindacato – condanna, senza mezzi termini, gli autori degli atti vandalici che hanno danneggiato la Mediateca del rione Libertà, realizzata all’interno della Spina Verde. Ci auguriamo che questa banda di vandali venga assicurata presto alla giustizia. Il deturpamento di un bene pubblico è un atto di una ferocia morale inaudita.

Un gesto, perpetrato da mani ignote, di grave inciviltà che non colpisce soltanto i beni vilmente deturpati, ma che offende, soprattutto, la coscienza collettiva di una Comunità che ha fatto della civiltà il valore fondante della Città. Chiediamo, quindi, alle autorità preposte di potenziare il sistema di vigilanza nei pressi dell’area colpita, al fine di prevenire nuovi atti di delinquenza comune, che minano il senso civico dei cittadini beneventani”.

“All’indomani dell’inaugurazione della Spina Verde – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – avevo sostenuto la necessità di custodire e manutere le opere pubbliche, e di non abbandonarle a essere oggetto di atti vandalici. Non avremmo voluto essere facili profeti, ma la realtà è questa. Le opere pubbliche vanno realizzate solo se si è convinti della loro utilità pubblica, e non per spendere inutilmente i soldi dei contribuenti. E’ questo l’invito finale che voglio fare alla neo Amministrazione per non ripetere gli errori del passato”.

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