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Lavoratori dei Consorzi, Piero Mancini scrive al consigliere comunale Sguera

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“Egregio e stimato consigliere,
prima di tutto mi congratulo per la tua elezione e per i tanti voti ottenuti, frutto della stima generale per la tua persona.
Finalmente il voto libero ha avuto una sua compiuta espressione.
Più volte il MoVimento, di cui sei parte, in campagna elettorale ha rimarcato di voler essere portavoce dei diritti e degli interessi collettivi all’interno del Consiglio.
Per questo ti segnalo due gravi problemi la cui soluzione darebbe ad un buon numero di concittadini una migliore qualità della vita.
Il primo riguarda i dipendenti del Consorzio Bn1.
Il Giudice A. Genovese, del Tribunale di Benevento, con sentenza n° 677/2016, ha riconosciuto come legittimo il credito di 922.078,65 euro vantato dal consorzio Bn1 nei confronti del Comune di Benevento.
Dopo sei anni, il prossimo 27 luglio “ festeggeremo “ l’acre anniversario, di grandi sofferenze i dipendenti avrebbero la possibilità di intascare del denaro.
Ovviamente, tutto ciò qualora il Comune ottemperasse a quanto stabilito dal Giudice.
Con alcuni neo-amministratori, il giorno in cui il sindaco ha giurato, ho interloquito sulla questione.
Solo risposte evasive e infastidite.
Qualcuno ha sottolineato la mancanza di denaro per pagare il debito.
Ciò non è accettabile. Se il Comune non è in grado di onorare un debito simile deve dichiarare immediatamente dissesto. Questa è stata la prima spontanea riflessione.
Poi, però, mi sono ricordato di quel sindaco, di un Comune facente parte del Consorzio Bn3, che ad analoga richiesta del sottoscritto, con la strafottenza di chi, detenendo il potere, può fare ciò che vuole, mi rispose: “ il Comune, per voi, non ha soldi”.
I 124 dipendenti dei tre Consorzi, che per dieci anni hanno effettuato la raccolta differenziata, non hanno diritti? Anche in presenza di una sentenza di un Giudice. Ma le sentenze non vanno rispettate, tutte?
Le leggi dello Stato nella nostra città si rispettano secondo le convenienze? Se non ci sono soldi per i dipendenti del Consorzio Bn1, non ci dovrebbero essere per nessuno. Ciò dovrebbe essere logico.
La tua capogruppo, Farese, ha dichiarato che il ruolo che si svolgerà in seno al Consiglio sarà quello di controllori.
Per questo si potrebbe controllare se effettivamente il Comune non ha soldi, e quindi non paga nessuno. Oppure paga chi vuole.
Per accertarsi di ciò basta chiedere, per quella trasparenza di cui tutti si vantano, un rendiconto mensile delle spese effettuate all’ufficio ragioneria.
Ciò dovrebbe essere in diritto dei consiglieri ricevere. Altrimenti come l’opposizione può svolgere il ruolo di vigilanza e controllo?
Non sono avvocato, credo però che quando la sentenza di un Giudice non viene rispettata ci si può rivolgere alla Procura della Repubblica per denunciare il reato. Non siamo, forse, in presenza di omissioni?
Gravissime e dannose per i dipendenti del Consorzio Bn1. Il secondo problema, uno scandalo trentennale, riguarda l’inquinata area di Ponticelli e una parte di via San Pasquale.
E’ inconcepibile e inaccettabile che l’Asia non sia stata ancora delocalizzata.
Ad intervalli quasi regolari, il suo presidente promette di spostarla.
Prima nella zona industriale Olivola, poi a Piano Cappelle ed ora nella zona industriale di ponte Valentino.
En passant, si dovrebbe far luce sulla vicenda ex Laser.
Non è bastata l’alluvione ad arrecare gravissimi danni alle attività commerciali, ancora non risarcite, ci si mette anche l’inquinamento dell’aria ad allontanare i potenziali clienti.
Da anni uno stucchevole scaricabarile viene messo in atto quando si tocca questo fetido problema.
Fiumi di parole e grandi promesse, ma l’Asia resta, tetragona, in un luogo inadeguato.
Penso che la vostra presenza in seno al Consiglio possa portare aria nuova e pulita anche a Ponticelli.
Questo scandalo deve, e può, finalmente finire con il vostro impegno.
Per un regio decreto, mai cancellato, dell’inizio del 900, il sindaco è il massimo responsabile della salute pubblica.
Quindi una volta individuate le responsabilità certe si possono avviare alcune iniziative.
Qualora l’amministrazione continuerà a menar il cane per l’aia, a rimandare la risoluzione del gravissimo problema, i cittadini interessati potrebbero presentare una denuncia alla Procura della Repubblica. Proprio per la mancata salvaguardia della salute pubblica.
Non si può continuare ad accettare che tanti bambini siano costretti a vivere in un luogo tanto puzzolente: una calamita irresistibile per le zanzare, con le immaginabili conseguenze.
In campagna elettorale avete chiesto la collaborazione dei cittadini. Io accolgo l’invito segnalando questi due primi gravissimi problemi.
Voi del MoVimento siete diversi da altri amministratori, per questo meritate credito e credibilità.
Sono sicuro che sarete conseguenti e coerenti.
Ti auguro un buon lavoro e, soprattutto, di non perdere mai il contatto con le persone e i loro gravi problemi”. (Piero Mancini, dipendente del Consorzio Bn3)