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Comunali, Campus: “Nessuno scappi. Mai più in vacanza tra una elezione e l’altra”

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“La campagna elettorale, pur essendo ormai diventata l’unica forma di attività politica, ne rappresenta la sua morte. A una città smemorata ripete i suoi schemi e le sue povertà, una miscela devastante in cui i protagonismi e le ambizioni stagionali si scontrano con uno schema che tende sostanzialmente a consolidare le caratteristiche passive della società locale formatasi, negli anni, a fare da spettatrice sconsolata di una scena con pochi attori ‘immortali’. Si recita il potere, che resta purtroppo lo spettacolo, secondo i ‘dati di ascolto’, più appassionante per il pubblico”. Sono le parole di Campus Benevento in merito alla prossima tornata elettorale.
“In queste ore, decisive per decretare le percentuali e i distacchi tra i candidati, la selezione avverrà sulla base di quale rappresentazione del potere sarà stata in grado di convincere di più. Le tappe di avvicinamento a questo gran finale – prosegue la nota – sono state soprattutto segnate, infatti, dalla gara a chi riusciva a portare dentro le proprie liste più ex consiglieri comunali (nonostante quello uscente sia stato il peggiore Consiglio degli ultimi decenni), chi ha convinto il maggior numero di medici a scendere in campo, chi ha mobilitato più risorse economiche. Il potere, dunque. La stragrande maggioranza degli elettori si è rifiutata in partenza di soffermarsi sui programmi, considerandoli in genere parole in libertà “non vigilata”, puntando a conoscere soprattutto quali incroci e alleanze si andavano formando, quali accordi tra “nemici” venivano progressivamente siglati. Una pessima abitudine favorita anche da una informazione politica che, in assenza di politica, produce quasi esclusivamente notizie su politici e cene di lavoro. Ma è l’aspettativa finale dell’elettore medio che preoccupa. Lavoro per i giovani? Una mantra quasi “di ufficio”. Sviluppo economico? Se viene ce lo prendiamo. Turismo e valorizzazione dei beni culturali? Roba da esperti, la politica è un’altra cosa. Allora, cos’è?
Eccola. Una serie di speranze personali, da una parte e dall’altra – sottolineano da Campus -. Un posto in consiglio per riuscire, in cinque anni, a ottenere magari anche una semplice licenza edilizia borderline, un incarico o una consulenza per i soliti noti, per i più la sistemazione dei figli. E poi c’è la “partita” finale (“Magari ci potrà scappare un aiutino per la squadra di calcio…”). Speranze corte in mancanza di fiducie sostanziali. Non è un caso che si è scelto ancora una volta di effettuare una campagna elettorale presentando un programma a pezzi e non un obiettivo strategico chiaro e finalmente ambizioso come merita la città. D’altronde si punta a “incassare” raccogliere secondo quanto si è seminato, secondo la peggiore declinazione della politica: distribuire e non scegliere. Le novità di questa tornata elettorale, rappresentate da alcune liste, potranno canalizzare la rabbia degli elettori, ma come si è visto essa è “a tempo” e si esaurisce miracolosamente due mesi prima di una tornata elettorale. Ciò dimostra che la vera democrazia non è recarsi alle urne ma quello che succede tra un’elezione e l’altra.
Allora noi ci saremo – sottolinea l’associazione -. Campus si impegna a far sopravvivere la politica soprattutto nel tradizionale relax collettivo che si manifesterà inevitabilmente tra questa e le prossime elezioni, sviluppando le tracce disegnate lungo il suo percorso di studio e di iniziative concrete. Campus fa appello perché, oltre a quella civile, si articoli una opposizione consiliare per garantire un confronto democratico finalmente serio e duraturo all’interno delle istituzioni e nella vita di tutti i giorni. Il candidato sindaco sconfitto, se si arrivasse al ballottaggio, e tutti quelli che saranno comunque lasciati sul terreno, si stabiliscano a Palazzo Mosti e non fuggano dalle loro responsabilità. Purtroppo in passato si è assistito a vergognose ritirate e finanche a mancate presenze dal primo minuto, salvo a farsi vivi in caso di incarichi e consulenze concesse dall’avversario vittorioso. Campus spera che la magistratura, superata la fase elettorale, porti a compimento, recuperando i gravi ritardi fino a qui accumulati, i processi che vedono amministratori imputati di reati legati alla corruzione. La città ha il diritto di sapere cosa si è nascosto in realtà dietro la facciata della gestione politico-amministrativa del Comune. Campus chiede agli elettori, anche in presenza di estremo disagio economico, di non accettare in queste ore contropartite in denaro finalizzate al consenso elettorale. Il sostegno alla povertà è un dovere delle amministrazioni pubbliche, oltre che affidata alla solidarietà individuale e associativa, e non un ricatto. Campus ribadisce l’impegno per i giovani, sia educativo che politico, affinché si preparino a vivere in libertà la loro stagione, esprimendo i valori non testimoniati a sufficienza da tutti noi che li abbiamo preceduti. Basta con i ricatti politici: anche stavolta si è materializzato all’improvviso l’esercito dei “portaborse” anche se in quelle “borse” non c’è più un centesimo, sono stati tutti divisi tra gli adulti e soprattutto tra chi non ne avrebbe avuto bisogno. Basta con la strumentalizzazione dei giovani, utilizzati come riempitivo nelle liste ma non al centro di progetti credibili.
Campus – conclude la nota – chiede agli intellettuali e agli uomini di cultura di vivere sapientemente e con responsabilità la loro vocazione civica, manifestando finalmente coraggio e libertà da schemi e persone. Anche stavolta abbiamo assistito alla tragicomica avventura di tanti che, dopo aver sparato a zero fuoricampo, appena fiutato l’aria che tira e che potrebbe tirare ancora, hanno ripreso la loro funzione storica di sponde colte del potere. Campus si impegna a valorizzare e stimolare le agenzie di senso e favorire un processo di partecipazione reale, attraverso il coinvolgimento della scuola e dell’associazionismo. Il progetto “Città a scuola, scuola di città”, dopo l’anteprima dei giorni scorsi, sarà avviato dall’inizio del prossimo anno scolastico”.