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Sviluppo, in città il sottosegretario Lotti: “Opere pubbliche centrali per la crescita”
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Investimenti mirati per rilanciare il Sannio. Interventi specifici per le infrastrutture e l’agricoltura, ma anche per imprese, logistica e, ovviamente, la cultura. Sono le priorità per il Sannio che il candidato sindaco del Partito democratico, Raffaele Del Vecchio, ha portato all’attenzione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, in città per la campagna elettorale e per incontrare gli imprenditori sanniti.
“La presenza del sottosegretario è l’ennesima, significativa, manifestazione di fiducia che il Governo nazionale esprime nei nostri confronti”, ha detto Del Vecchio, che sulla scia del “Patto per il Sud” lancia il suo “Patto per Benevento”. Un documento, siglato da tutti i candidati, che punta al rilancio dei 7 settori strategici per il capoluogo.
Su tutto c’è il tema dell’alluvione e della messa in sicurezza del territorio, ma anche la Napoli-Bari e la volontà del Sannio di divenire la base logistica della tratta. Ancora la cultura con la candidatura Unesco della via Appia e del progetto “Cultura in Movimento”, in attesa del via libero definitivo.
Sul tavolo anche fondi per l’Università e per la caserma allievi carabinieri che potrebbe divenire un polo di addestramento per l’esercito: richieste che Lotti ha accolto anche nella veste di Segretario del Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica.
Una centralità del Sannio ribadita anche dal sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro che ha ringraziato il Governo per i provvedimenti realizzati. “Finalmente – ha detto –, i fatti hanno preso il posto delle parole”.
“I fondi – ha aggiunto l’onorevole sannita – ci sono e sta noi saperli spendere. Ci presentiamo con i fatti e non con le promesse: non facciamo chiacchiere da avanspettacolo e non chiediamo salti nel buio. Noi siamo il partito del fare”. Il riferimento è ai competitors Mastella e Farese.
In sala erano presenti anche i vertici di Confindustria ed Ance che hanno chiesto interventi specifici e misure dedicate alla ripresa post alluvione. Tre le azioni chiave contenute nel documento degli industriali: in primis le infrastrutture, per permettere alle aziende di ripartire, successivamente l’esecuzione delle misure per le imprese alluvionate e, infine, un’agevolazione sull’export.