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Benevento capitale della Cultura, Orlando: “Mera trovata elettorale”

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“La candidatura di Benevento a Capitale italiana della cultura 2018 è l’ennesima dimostrazione di come siano state affrontate con superficialità e poca professionalità le tematiche culturali e turistiche dall’attuale assessore Del Vecchio. Una proposta che avrebbe potuto caratterizzare il futuro della nostra comunità per i prossimi mesi, è stata purtroppo ridotta a mera trovata elettorale, solo per giustificare la visita di un sottosegretario che sarà in città, non per supportare Benevento ma solo per un inutile happening di propaganda”. Lo scrive in una nota Nazzareno Orlando, consigliere comunale di Benevento ed ex assessore alla Cultura.
“Tanti, in tal senso,gli elementi di sconcerto. Innanzitutto, il rispetto delle regole avrebbe voluto che ad annunciare un impegno che investe la città intera fosse il primo cittadino, quello in carica e non quello candidato. Poi, sarebbe stato opportuno assumere un profilo istituzionale adeguato, che si sarebbe dovuto tradurre nel portare questa proposta in Consiglio (che ricordiamo è ancora in carica) all’attenzione di tutte le forze politiche, e non annunciare la stessa semplicemente e riduttivamente con una nota stampa.
Ancora…dare senso ad una proposta del genere avrebbe comportato un lavoro di programmazione e valutazione delle criticità, da affrontare e risolvere, prima di ogni altra decisione. Con tutti i teatri cittadini chiusi, con i monumenti spesso abbandonati a se stessi,con la situazione generale di pulizia e cura in cui versa il centro storico si rischia di essere bocciati con l’ennesimo carico di vergogna collettiva! Si rischia di vanificare anche gli sforzi fatti per Santa Sofia che, purtroppo ,si sono concretizzati solo ed esclusivamente attraverso l’apposizione di una targa che ricorda agli episodici turisti che siamo Patrimonio dell’umanità!
Ma perché al sottosegretario che verrà in città solo per la campagna elettorale, – si chiede Orlando – non si presenta la drammatica situazione delle nostre strutture? Se serviva un argomento da discutere, perché non si è scelto il licenziamento dei 13 dipendenti di ArtSannio o la chiusura dei musei?
Trattare così la cultura, tema di cui pure si dovrebbe avere qualche cognizione dopo 10 anni di gestione, – conclude nella nota – è la testimonianza di come potrebbe essere trattata la città se i beneventani non decideranno di voltare pagina rispetto a questo andazzo non certo qualificante per nessuno”.