ECONOMIA
Per la Export Global Opportunities il vino del Sannio tra le eccellenze da esportare

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L’Irpinia, ed il Sannio in particolare, sono zone ricche di prodotti da far conoscere nel mondo, terre in cui qualità e tradizione si fondono per dare vita ad un prodotto unico, che non ha eguali nel mondo. Ne sono certi anche alla Export Global Opportunities (http://www.exportglobalopportunities.it/), la società italiana di servizi per l’export, che trova nel vino del Sannio una delle eccellenze del territorio da esportare in quei mercati dove la qualità del buon vino italiano è apprezzata e ricercata.
Anche la Regione Campania si pensa alla promozione del prodotto locale al di fuori dei confini nazionali, ed il vino campano comincia a prendere nove strade.
Grazie ai bandi del PSR si potranno ottenere risorse finanziare da sfruttare per l’export, possibilmente formando una nuova classe manageriale in grado di far competere le aziende nel mercato globlae.
Quello che sembra mancare sul territorio del Sannio è uno spirito imprenditoriale di gruppo, una voglia di mettersi in gioco in cooperative o in società in modo da riuscire a conquistare nuove fette di mercato, mercato che secondo la Export Global Opportunities è fortemente attratto dai prodotti enologici campani, ed in particolar modo dai prodotti del Sannio, del Beneventano e dell’Irpinia.
Esempio da citare è sicuramente il successo della Falanghina, che riesce ad essere uno dei vini rossi più noti d’America. Infatti il fatturato dei produttori di Falanghina ha registrato una crescita del 50%, un successo che la Export Global Opportunities considera come il punto di inizio di nuove “avventure” per le società vitivinicole locali.
Il Consorzio produttore della Falanghina ha già iniziato nuove esperienze internazionali, che tendono a rafforzare il trend positivo, ed allora le bottiglie di Falanghina iniziano percorsi di assaggio e gusto in alcuni dei più rinomati locali di Miami o di Toronto. Il Falanghina è anche il migliore vino italiano per il rapporto qualità/prezzo, lo sostiene il Gambero Rosso nella Guida “Vini d’Italia 2016”, i prezzi ottimi hanno sicuramente aiutato il prodotto a farsi conoscere in Italia e nel mondo.
Non solo America, anche alcuni mercati europei sono attratti dai vini del nostro territorio, non ci si può dimenticare di segnalare i recenti accordi tra i produttori del Sannio con il mercato irlandese. Il nostro territorio è ricco di prodotti vitinvinicoli, ma anche enogastronomici, che possono essere portati al di fuori del mercato locale scoprendo altre realtà, ma per fare questo servono nuove strategie di marketing, con pianificazioni dettagliate che comprendono la conoscenza dei mercati globali di riferimento per l’esportazione.
La ExportGlobalOpportunities suggerisce due vie da poter percorrere, la prima è quella di dotarsi di formare degli export menager come risorsa interna all’azienda, la seconda è quella di affidarsi ad una servizio di consulenza esterna, com madrelingua esperti dei mercati di competenza.
Ad esempio anche i Paesi Baltici sono zone dove i nostri vini sono stimati, per scoprire questi mercati però serve chi è formato ad affrontare mercati in cui commercio e la comunicazione seguono strategie differenti rispetto a quelle canoniche. In questo caso dotarsi di esperti del mercato estero scelto come suggerito dalla Export Global Opportunities diventa fondamentale per esportare il prodotto e venderlo nel migliore dei modi. Il vino sannita attira i buyer specializzati del settore wine dei Paesi Baltici, ma per ora nonostante tutto deve essere ancora conosciuto in un territorio dove l’economia è in via di sviluppo, ed il vino italiano è ancora ritenuto un prodotto di lusso.
L’esportazione dei vini del Sannio rappresenta il viatico per un’economia più stabile e duratura, in un territorio che oggi può sfruttare le sue eccellenze per farsi conoscere in tutto il mondo.