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Religione

Benevento, inaugurata la pseudocripta del Museo Diocesano. Mugione: “La storia è la strada verso l’umanità”

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GUARDA VIDEO Un viaggio alla scoperta della storia della Chiesa beneventana. Una passeggiata tra reperti di età romana, medioevale e gotica, sui quali si proietta la luce dell’era contemporanea con i vivissimi colori dei restauri e le ombre che richiamano ai bombardamenti della II guerra mondiale.

Un’esperienza avvolgente quella che da stasera potranno vivere i visitatori entrando nella pseudocripta del Duomo di Benevento, inaugurata ufficialmente.

E’ il frutto del minuzioso lavoro partito alla fine degli anni ’80, proseguito nel 2005 con una campagna di scavi archeologici e da una serie di interventi strutturali, culminati nel nuovo allestimento, curato da don Mario Iadanza in collaborazione con lo studio di architetti sanniti D’Uva, e da oggi di nuovo aperto al pubblico.

Il viaggio inizia dalla romanità, attesta il culto mariano e la devozione verso la Madre della Misericordia; si snoda attraverso la vicenda del vescovo Barbato che convertì i Longobardi beneventani al cattolicesimo romano e continua con la presentazione di manufatti provenienti dalla recente indagine archeologica nella chiesa cattedrale.

Si aggiunge un altro tassello al progetto complessivo del Museo Diocesano. “Un omaggio – ha commentato il sindaco Fausto Pepe – all’intensa attività dell’Arcivescovo Mugione verso la valorizzazione dei beni culturali cittadini di proprietà dell’Arcidiocesi”.

Una volontà perseguita nella ferma convinzione che le testimonianze artistiche conservate nella cattedrale rappresentato, prima di tutto, un tratto indelebile della fede e dell’umanità dei beneventani.

“Gioite perché abbiamo riportato alla luce parte della nostra storia – ha aggiunto Mugione citando Sant’Agostino -, ma allo stesso tempo incamminiamoci verso la comprensione di questa immensa umanità”.

Una esortazione a perseguire sulla strada della valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale anche dopo che l’arcivescovo avrà lasciato Benevento. Un appello che don Mario Iadanza ha colto programmando l’apertura e l’allestimento di una nuova sala all’anno per i prossimi cinque anni.

Inoltre, l’obiettivo finale è quello di recuperare l’antica Basilica di San Bartolomeo, nei pressi di piazza Orsini. Un progetto ambizioso, dunque, attende il capoluogo sannita. Una sfida per il futuro che potrebbe valorizzare l’inestimabile patrimonio che il Sannio conserva.

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