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Diritti civili e leggi pro gay: al corso Garibaldi il flash mob delle “Sentinelle in Piedi” e l’ironia delle “tagliatelle”
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Una veglia silenziosa davanti alla Prefettura di Benevento per essere liberi di esprimersi in futuro. Una resistenza formata da persone che vegliano su quanto accade nella società, che vuole risvegliare le coscienze intorpidite e tutelare la famiglia naturale, fondata sull’unione tra uomo e donna.
Sono questi gli obiettivi delle “Sentinelle in piedi”, che questo pomeriggio hanno messo in atto un “flash mob” al corso Garibaldi: un’occasione per dire no anche al Gay Pride, in programma in città il prossimo 6 giugno.
Con i libri tra le mani e in totale silenzio, le sentinelle hanno rivolto lo sguardo all’entrata della Prefettura, simbolo della politica e del Governo nazionale, ribadendo lo slogan “Il rumore non può imporsi sul rumore. Il silenzio sì”. Tra i temi caldi dell’iniziativa, c’è innanzitutto la contrarietà al ddl Scalfarotto e alle leggi pro gay.
Nello stesso pomeriggio, a pochi metri di distanza, è arrivata anche la risposta ironica all’iniziativa con l’evento “Tagliatelle in Piedi”: un gruppo di persone ‘munite’ di scolapasta è sceso in piazza per difendere i diritti di ogni essere umano, denunciando ogni occasione nella quale si cerca di distruggerli.
Le dichiarazioni nel servizio video.