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Si mobilita il movimento studentesco per la giornata del 17 marzo

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“Chiudere le scuole il 17 Marzo sarebbe un modo per onorare i ventenni rivoluzionari che lottarono contro gli stranieri invasori e credettero nel disegno dell’Italia Unita. Vorremmo che il ministro Gelmini si preoccupasse di istituire dei corsi di approfondimento per analizzare il Risorgimento in tutto il suo percorso invece di occuparsi della diminuzione del PIL per una giornata di scuola perduta”. E’ quanto dichiarato dal responsabile provinciale del Movimento Studentesco Nazionale, Alberto Febbraro.
“Tenere aperte le scuole – prosegue – significherebbe sminuire una data cosi importante, facendola passare inosservata; inoltre ai ragazzi non sarebbe possibile partecipare alle manifestazioni organizzate nelle proprio città e a molti non arriverebbe il messaggio per cui, in questi giorni, si sta lavorando”.
A riguardo, il movimento studentesco nazionale ha deciso di avviare una petizione online da inviare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Istruzione per chiedere che le scuole siano chiuse nella giornata del 17 marzo.