Comune di Benevento
Museo del Duomo, il Comune di Benevento cerca un accordo con l’impresa per concludere i lavori del II lotto
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Potrebbe giungere ad una conclusione la questione relativa al cantiere del Museo del Duomo di Benevento. L’esecutivo Pepe ha approvato, lo scorso 29 dicembre, un atto di indirizzo per una transazione con l’impresa Sicci Sud Srl di Casalnuovo di Napoli, assegnataria dell’appalto.
Il Comune del capoluogo sannita consegnerà una proposta transattiva alla ditta partenopea, divisa in cinque punti principali: eliminare ogni eventuale contenzioso che potrebbe, eventualmente, vedere Palazzo Mosti soccombere; evitare l’ulteriore addebito per interessi di mora maturati su fatture scadute; eliminare la maggior parte delle riserve per il primo lotto dei lavori; consentire l’immediata riapertura del cantiere e il completamento del I e II lotto scongiurando così il definaziamento di oltre 6 milioni di euro relativi alla seconda parte; avere garanzia della completezza del progetto in modo da non incorrere in nuove fasi sospensive. L’incarico di intavolare e concludere le trattative è stato affidato al dirigente del settore alle Opere Pubbliche, Isidoro Fucci.
L’opera, iniziata nel 2006 grazie ai fondi del Piu Europa, ormai è ferma al palo dal 2013, dopo il completamento del primo lotto dei lavori. In una delibera del 28 marzo 2013, infatti, la Giunta Pepe aveva stabilito di realizzare una variante al progetto originale, che prevedeva la “sostituzione delle opere già previste con altre in grado di garantire la migliore protezione dei lavori già eseguiti”. La decisione era dovuta all’impossibilità di concludere il progetto originale a causa dell’assenza dei fondi per completare il secondo lotto.
Già nel 2006, i lavori subirono un ulteriore rallentamento a causa della necessità di una nuova progettazione. All’interno del cantiere, infatti, furono ritrovati resti murari antichi per i quali la soprintendenza di Caserta impose la conservazione di alcune porzioni.
Nonostante tutto, a novembre 2012 le opere per il primo lotto erano state quasi concluse. Mancava, però, il finanziamento relativo al secondo. Palazzo Mosti – sempre in una delibera – chiarì che “la seconda tranche di finanziamenti non era presente, né prevista in tempi brevi”.
A maggio 2013, dunque, i lavori furono sospesi, ma l’impresa non firmò l’atto e rinnovò tutte le riserve già presentate all’amministrazione comunale.
Il cantiere così è rimasto fermo per la disperazione dei residenti e dei commercianti che lamentavano lo stato di degrado dell’area. Nel febbraio 2014, le nostre telecamere raccolsero la denuncia dei cittadini, immortalando gli acquitrini che si formano al primo e secondo piano della struttura e che producono un odore nauseabondo.
La stipula del contratto, dunque, potrebbe mettere la parola fine ad una questione che ormai si trascina da anni e restituire uno spazio di grande interesse culturale alla città. Il complesso potrebbe divenire un ulteriore polo di attrazione per i turisti e non solo un grattacapo per amministrazione e cittadini.