Sindacati
Benevento, la Cgil e la Uil verso lo sciopero generale. Galdiero e Simeone: “Atto di forza contro il Governo”
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La Cgil e la Uil di Benevento si preparano allo sciopero generale nazionale del prossimo 12 dicembre. Un appuntamento importante per le due sigle sindacali che puntano a svuotare le aziende di tutto il Paese con l’obiettivo di dare una dimostrazione di forza nei confronti del Governo Renzi.
Job Acts, Legge di Stabilità, Tfr e tagli al Trasporto Pubblico. Questi e molti altri i temi che le sigle sindacali e i lavoratori porteranno in piazza tra tre giorni. “Si tratta di difendere la dignità delle persone – ha spiegato il segretario provinciale della Cgil, Rosita Galdiero -. Questo Governo colpisce tutti i lavoratori senza distinzioni e noi – ha concluso – dobbiamo fare un fronte compatto”.
Uno schieramento unico che questa volta, però, vedrà l’assenza della Cisl che ha scelto di non aderire allo sciopero. Una decisone che potrebbe portare ad uno strappo tra le tre principali sigle sindacali. L’auspicio di Cgil e Uil, comunque, resta quello di ritrovare la sintonia per unire la battaglia contro le decisioni del Governo.
Un duro attacco a Renzi e al Pd è stato portato anche dal segretario generale della Uil Avellino-Benevento, Luigi Simeone: “Con Renzi – ha spiegato – non esiste un dialogo”, anche in merito alla recente visita del premier in terra irpina.
L’incontro è stato anche l’occasione per discutere di Trasporto Pubblico e della procedura di raffreddamento avviata dai sindacati in relazione alle ‘gare’ nel TPL (Ferro, Gomma e Mare) in Campania.
“Siamo di fronte – ha commentato il segretario della Filt di Avellino e Benevento, Carlo Finozzi – all’ennesimo taglio ai trasporti che dal 2010 ad oggi ha visto calare i fondi 30% su gomma e del 15% sul ferro”. Parole che hanno trovato l’appoggio anche di Cosimo Pagliuca, segretario della Uilt che ha aggiunto: “I trasporti e i lavoratori sono l’asse portante di questo paese, non possono essere sacrificati ulteriormente”.
La preoccupazione riguarda soprattutto, ma non solo, i lavoratori degli appalti legati al Tpl “per i quali – secondo i sindacati – nel bando, mancano le giuste tutele occupazionali”.