Sindacati
Turnazioni servizio 118, Taddeo e Cusano (Fp Cgil) attaccano la Misericordia

Ascolta la lettura dell'articolo
“La FP Cgil insieme a Uil e Usb ha diramato in data odierna una nota alle diverse autorità (Ispettorato del Lavoro, Inps, Inail, Asl e Misericordia) per evidenziare come, dopo la fase delle rivendicazioni di tipo economico, ad oggi tuttora in piedi, anche quelle normative relative alla semplice (a tratti banale) applicazione delle previsioni contrattuali scaturenti dal CCNL, sia tuttora aperta e volutamente disattesa”.
A scriverlo in una nota sono il coordinatore provinciale FP Cgil Sanità Privata, Pompeo Taddeo, e Lino Cusano, Rsa servizio 118 per la FP Cgil.
“I turni di lavoro stabiliti dall’organizzazione – evidenziano – non solo difettano di qualsivoglia coinvolgimento delle parti sindacali (contrariamente a quanto sostenuto in diverse note del datore di lavoro), e quindi contrari alle norme contrattuali, ma aggirano in toto anche la normativa nazionale e comunitaria in materia di turni di lavoro.
Tale metodo basato sull’agire unilaterale camuffato di partecipazione diretta dei lavoratori, sicuramente – aggiungono i sindacalisti – non si confà alla ratio delle norme che, non a caso, prevedono il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali anziché il consenso diretto dei lavoratori, il più delle volte condotti a delle scelte senza la mediazione di un ente terzo di rappresentanza così come previsto dalle leggi e dal contratto nazionale, nonché dalle singole deleghe di iscrizione al sindacato.
Pertanto le organizzazioni sindacali – proseguono nella nota – hanno richiesto la stesura di un piano della turnazione che rispetti fedelmente le indicazioni del CCNL Misericordie, non escludendo il ricorso alle vie legali grazie anche al supporto della numerosa documentazione in loro possesso: verbali, prospetti di turnazione etc, che comprovano tale riprovevole atteggiamento da parte di Misericordia che, tra l’ altro, si è sottratta anche agli impegni presi in sede di pre-intesa a livello nazionale, in cui si garantiva la sottoscrizione del rinnovo contrattuale anch’esso disatteso.
Questo per sopperire alla perdita in busta paga (ricordiamolo: 300 euro in meno per lavoratore) in seguito al passaggio dal contratto AIOP (utilizzato dalle precedenti ditte che gestivano il servizio 118) a quello delle Misericordie, strategicamente non sottoscritto per ovvie ragioni di convenienza che vanno esclusivamente a beneficio di una sola parte, infatti solo l’ANPAS ha recentemente sottoscritto il rinnovo contrattuale, mentre stavolta – concludono Taddeo e Cusano – la Misericordia si è ben guardata dal farlo poiché tale atto avrebbe comportato un corposo aumento dei costi del personale, che oggi, specie a Benevento e Provincia, è alle dirette dipendenze della Confraternita, diversamente dal passato, in cui i diretti dipendenti di Misericordia a livello nazionale ammontavano appena a 7 unità. A tal proposito in tutta Italia le segreterie confederali si mobiliteranno unitariamente”.