CRONACA
San Marco dei Cavoti: realizzato lo stemma araldico dell’Arma alla III edizione dell’Infiorata

Ascolta la lettura dell'articolo
Nell’ambito della solenne celebrazione della festività del Corpus Domini, che si è svolta in San Marco Dei Cavoti la sera del 22 giugno 2014, i maestri infioratori hanno voluto dedicare un quadro floreale all’Arma dei Carabinieri, ricorrendone proprio quest’anno il bicentenario della fondazione.
Gli infioratori sammarchesi, armati di tanta maestria e pazienza, hanno realizzato una splendida opera che raffigura lo stemma araldico con il celeberrimo motto “nei secoli fedele” in onore dell’Arma che da 200 anni è al servizio dell’Italia e, per la sua ramificazione, presente anche nelle più piccole comunità. Il simbolo attualmente in uso venne concesso il 21 maggio 2002 con l’elevazione dei Carabinieri al rango di forza armata.
È uno scudo italiano di forma mistilinea rosso inquartato da una croce con al capo uno sfondo azzurro. Il rosso a significare l’ardire e il coraggio e il sacrificio; l’azzurro a simboleggiare il valore, la fedeltà e la patria.
Nel I e IV quadrante inquartato una mano destra recisa d’argento impugnante un serpente verde che simboleggia la cautela e il buon governo. Nel II e III quadrante inquartato invece una granata d’oro infiammata, da sempre simbolo degli ordini militari moderni. Al capo è presente un leone illeopardito, simbolo della determinazione e del buon governo.
Sullo sfondo del leone il tronco di rovere d’argento posto a simboleggiare le glorie militari, le decorazioni conseguite, il costante rinverdimento, il merito riconosciuto e animo forte e spirito guerriero. Sotto lo scudo su lista svolazzante color azzurro scuro il motto: “NEI SECOLI FEDELE”. L’intero scudo è timbrato da una corona color oro turrita merlata alla guelfa. La bellissima opera fatta di fiori e petali ha particolarmente colpito i visitatori per la straordinaria prospettiva, originalità dei colori e cura dei dettagli.
La rinomata iniziativa, giunta ormai alla 3^ edizione, nata per volontà del parroco don Francesco Melito, è aperta a tutti, piccoli e grandi che contribuiscono alla realizzazione dei quadri floreali nei vari angoli del paese, lungo il percorso della processione.