CULTURA
Associazione Italiana Biblioteche: la sannita Manuela De Noia è il nuovo vicepresidente della Sezione Campania

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Beneventana, classe 1972, Manuela De Noia è il nuovo vicepresidente della Sezione Campania dell’Associazione Italiana Biblioteche. Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali al Suor Orsola Benincasa di Napoli ed un Master presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, Manuela De Noia si è specializzata nel digitale applicato alle biblioteche, in creazione e gestione di mediateche e nella catalogazione informatizzata del Libro moderno e antico, attività che tuttora svolge presso la Bibliomediateca Provinciale “A. Mellusi” di Benevento. E’ inoltre socia della Epsilon S.c.a.r.l. società che fornisce servizi nel campo dei Beni Culturali.
In un’intervista rilasciata ad Ntr24, il neo vicepresidente ci spiega come è organizzata l’AIB Campania e quali saranno le priorità a cui dedicherà maggiore attenzione.
“Il Comitato Esecutivo Regionale che mi affianca – commenta la De Noia – è costituito da bibliotecari “atipici”, liberi professionisti e imprenditori nel settore dei beni culturali, e da funzionari di biblioteca impiegati nel settore pubblico, riflesso dell’attuale situazione del mercato del lavoro. Collaborano con me: Giovanna de Pascale di Napoli, presidente e tesoriere; Viviana Damiano di Napoli, segretario esterno al Comitato; Maria Rosaria Califano, Capo ufficio dei Servizi al Pubblico del Centro Bibliotecario di Ateneo dell’Università degli studi di Salerno; Esther D’Agresti di Agropoli; Cinzia Martone della Biblioteca di Area Architettura, Università Federico II di Napoli; Maria Porfido della Cooperativa Mediatech di Avellino; Maria Lidia Raffone, responsabile della Biblioteca Comunale “A.Ruggiero” di Caserta.”
La vicepresidente avrà anche la delega alla “Comunicazione web” (già ricoperta nel precedente mandato in qualità di membro CER) continuando così il lavoro di comunicazione interna ed esterna della Sezione e, in qualità di redattore web, dell’aggiornamento dei contenuti del sito AIB Web.
“Il mio impegno prioritario – continua- sarà il dialogo con le biblioteche locali e i partner culturali che operano sul territorio sannita, da quelli istituzionali a quelli del settore privato (editori, librerie, associazioni, gruppi organizzati). Tutto questo si tradurrà in corsi, seminari e attività di promozione delle biblioteche locali. Per realizzare questo percorso complesso sarà importante ascoltare anche gli associati, i quali sono invitati a partecipare attivamente manifestando le proprie esigenze e proposte, e nel contempo allargare il numero degli iscritti. Solo in questo modo la forza dell’Associazione potrà far sentire la propria voce intervenendo in tutti i tavoli istituzionali per far passare il concetto che le biblioteche devono essere gestite da bibliotecari professionisti e che è bibliotecario chi è dotato dell’attestazione rilasciata dall’AIB.”
Sappiamo che negli ultimi anni l’assetto dell’Associazione è mutato profondamente. Quali sono le sfide che attendono i bibliotecari oggi?
“La modifica dello Statuto, il riconoscimento della personalità giuridica, l’entrata in vigore della legge 4/2013 sulle professioni non ordinistiche con l’individuazione della figura del bibliotecario, ha aggiunto un nuovo tassello nel percorso del riconoscimento della qualità professionale degli associati e trasforma l’AIB nell’Associazione dei bibliotecari professionisti italiani. L’AIB è quindi chiamata ad attestare che i propri iscritti possiedono i requisiti per il corretto esercizio della professione bibliotecaria e che gli stessi tengono aggiornata la propria formazione nel tempo.
Insieme ai membri del nuovo CER, si lavorerà per guidare tutti gli affiliati della Sezione verso questo nuovo modo di concepire l’AIB e al raggiungimento degli obiettivi per il triennio 2014-2017, in linea con il programma di mandato del Direttivo nazionale: 1) proseguire nell’azione di ammodernamento della professione affrontando temi quali l’uso del digitale e delle nuove tecnologie in biblioteca e promuovendo presso i cittadini e le istituzioni il tema della lettura digitale in biblioteca con l’accesso al prestito di e-book; 2) individuare modelli e strategie di fundraising, in vista della necessità di mantenere in vita le biblioteche nonostante i tagli inflitti dalla crisi; 3) continuare a lavorare nel processo di riconoscimento professionale della figura del bibliotecario in tutti i settori della vita pubblica e sociale; 4) affermare il ruolo fondamentale delle biblioteche di ente locale in Italia, che devono assumere la connotazione di un vero e proprio servizio sociale, dove oltre alla disponibilità di libri, sono offerti programmi di attività che mirano alla formazione delle abilità personali – informatiche, linguistiche, di lettura – e a istruire a un accesso sempre più qualificato e consapevole alla conoscenza e all’informazione, un fattore che oggi, in tutto il mondo, rappresenta il vero discrimine fra inclusione ed esclusione sociale.”
Eri. Far.