CULTURA
Bella e perduta, l’Italia risorgimentale di Lucio Villari

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Alle 17.30, all’auditorium Vergineo del Museo del Sannio (si replica anche nella mattinata di domani, al cinema teatro Massimo), la Società Dante Alighieri ha allestito, nell’ambito delle manifestazioni previste per il 150° anno dell’Unità d’Italia, la presentazione del testo “Bella perduta”, di Lucio Villari.
Lucio Villari è docente di storia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre, è autore di numerosi saggi sulla storia dal Settecento al Novecento, in particolare sulle idee e sulla vita sociale del mondo occidentale in quel periodo. Collabora, inoltre, con alcuni quotidiani (soprattutto La Repubblica) con articoli su personalità rilevanti della filosofia occidentale. Nel 2001 ha vinto il Premio Estense per il suo “Niccolò Machiavelli”.
“Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento”, edito da Laterza, vincitore della V edizione del Premio nazionale di cultura “Benedetto Croce” descrive un’Italia dolente, notturna, divisa, risvegliata alla libertà. Le armi, le parole di un popolo che scopre se stesso dopo secoli di servitù. Giovani che hanno combattuto per l’unità e l’indipendenza della nazione. Questo è stato il Risorgimento. E questo resta l’orizzonte storico insormontabile della nostra identità nazionale e del nostro Stato democratico.