POLITICA
Presentato il libro di Tonino Scala, tra la latitanza di media e politici

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E’ stato presentato presso il L@P Asilo 31 di Via Firenze a Benevento il libro di Tonino Scala “Quaquaraquà: uomini di camorra”, in un incontro che ha suscitato amarezza fra chi l’ha allestito. Come Elvira santaniello, dela Rete Rose Rossem che ha affidato ad una nota inviata agli organi di informazione la sua riflessione in merito.
“Tralascio il resoconto della serata, peraltro ben fatto dall’unico giornale presente, Gazzetta di Benevento, con Elide Apice, e mi soffermo in particolare sul fatto che, purtroppo, laddove si parla di criminalità organizzata, di assenza delle istituzioni, di riciclaggio del denaro sporco, un grossa fetta dei media beneventani è latitante. Così come è latitante la gran parte della politica beneventana (erano presenti solo Enzo Testa e Massimiliano Bencardino di SeL). Mi chiedo, allora, con fare scolastico, se, per combattere la camorra e le mafie tutte, la regola non sia quella di parlarne, di creare occasioni di dibattito e confronto sulle modalità di diffusione del pensiero criminale nella società e nell’economia a tutti i livelli, di provare a rompere il silenzio su una attività camorristica che, nello specifico qui a Benevento, non si esplicita tanto con i fatti di sangue bensì con l’azione criminale dei colletti bianchi, insospettabili compartecipi, ad esempio, di riciclaggio di denaro sporco, di collusioni e corruzione…
Il mio scopo, il nostro scopo, lo scopo di tutti quelli che hanno organizzato e partecipato all’incontro era proprio questo e la numerosa ed attenta partecipazione di studenti ed universitari, delle associazioni che, come AltraBenevento da anni si occupano del malaffare nel Sannio, di qualche sindacalista e di quei giovani responsabili di partito che nel nostro territorio si stanno meritatamente conquistando un posto di rilievo in mezzo a politici ed amministratori che risalgono al Paleolitico, ci ha dimostrato che gettare piccoli semi di legalità paga sempre”.