Sindacati
‘Comunità montane, nessun rischio soppressione’

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Dopo l’approvazione del Contratto nazionale di lavoro dei lavoratori forestali, e dei finanziamenti relativi al piano forestazione 2010 avvenuta da parte della Regione Campania, giunge ancora una buona notizia per il settore della forestazione.
Le federazioni nazionali di categoria annunciano un’importante Sentenza della Corte Costituzionale, la n. 326/2010, che boccia l’articolo 2 comma 187 della Finanziaria 2010, che prevedeva l’azzeramento dei trasferimenti erariali alle Comunità montane relativamente al fondo sviluppo e investimenti. La Corte, inoltre, afferma, ancora una volta che la disciplina delle Comunità montane rientra nella competenza residuale delle Regioni, in ragione della progressiva riduzione del finanziamento statale relativo alle medesime. Il provvedimento della consulta di fatto blocca quelle regioni che avevano ipotizzato l’eliminazione delle Comunità montane dal loro assetto degli enti locali, evitando in questo modo la perdita dei finanziamenti nazionali.
“Questa importante sentenza – spiega Alfonso Iannace della Fai Cisl – permetterà di risolvere con efficacia importanti questioni aperte ai livelli regionali, a partire da quelle dei servizi associati, inoltre pone i presupposti per definire le nuove cifre dei trasferimenti nazionali alle comunità montane. La scorsa settimana i Ministri Raffaele Fitto e Roberto Calderoli, hanno confermato al Presidente dell’UNCEM Enrico Borghi che entro il 31 dicembre il Governo approverà un decreto per lo stanziamento dei fondi per gli investimenti delle Comunità montane (che era stato azzerato dalla Finanziaria 2010) e delle funzioni associate dei comuni montani, oltre lo stanziamento per il rinnovo del CCNL, senza i quali esse rischiavano una sorta di soppressione indiretta, dal momento che sarebbero state prive delle risorse per tirare avanti”.