Fortore
Fortore flagellato dall’acqua: allagamenti, fango e paura. In ginocchio Castelfranco e Ginestra
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Nel giorno dopo la terribile bomba d’acqua, nel Fortore si fa la conta dei danni provocati dal maltempo. Per tutta la notte vi è stato il continuo monitoraggio dei corsi d’acqua in special modo del fiume Fortore che ha travolto vari alberi, eroso gli argini. I torrenti si sono trasformati in fiumi e dai terreni l’acqua, ormai diventata fango, ha invaso tutte le strade. Decine sono stati gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco per i disagi provocati dalla piogge e dal forte vento. Incessante anche il lavoro dei carabinieri.
Una nottata difficile quella trascorsa in particolare nei due comuni di Castelfranco in Miscano e Ginestra degli Schiavoni, i paesi più colpiti dai nubifragi delle scorse ore. Ieri in queste zone si sono vissuti momenti drammatici. Dalle immagini, girante dagli uomini del corpo forestale dello Stato, si può vedere come dalla montagna di Montefalcone in Valfortore sia venuta giù una una valanga di acqua e detriti. Un fiume in piena che ha colpito in uguale misura i paesi fortorini.
In particolare a Castelfranco il mare di fango è riuscito ad infiltrarsi nel paese invadendo alcune case. Due edifici sono stati evacuati. Mentre una donna, rimasta intrappolata nella propria abitazione, che rischiava di morire affogata, è stata tratta in salvo dal comandante dei Vigili Urbani del paese. In soccorso sono giunti anche i carabinieri e i volontari. Da ieri nel Fortore sono giunti per prestare soccorso gli uomini della Protezione Civile di Flumeri, Napoli e Benevento, che stanno cercando di liberare le case invase dal fango e dall’acqua attraverso anche l’utilizzo di pompe idrovore.
Le forti piogge hanno creato numerosi allagamenti ai piani seminterrati delle abitazioni. I detriti e il fango hanno invaso alcune sedi stradali, fra cui anche la Strada Provinciale 51, l’arteria principale dell’alto Fortore. Sulla strada provinciale che dalla 90bis conduce nel comune di San Giorgio la Molara, gli smottamenti di acqua, hanno creato un dissesto idrogeologico, evidenziato dalle numerose frane visibili sul terreno. Qui gli uomini dell’Anas insieme ai tecnici della Provincia hanno messo in sicurezza la zona transennando i tratti impraticabili.
Impressionanti le condizioni di quella che una volta era la strada che collega Castelfranco con Ginestra: la forza dell’acqua ha trascinato via l’intero manto stradale.
Con le prime luci dell’alba si è rivelato in tutta la sua drammaticità il disastro creato dall’acqua, caduta dal cielo e dalla disciolta neve, dal vento e dal fango.
A Montefalcone di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni e Castelfranco in Miscano, a scopo precauzionale, per la giornata di oggi sono state chiuse tutte le scuole. Ieri anche gli studenti avevano vissuto disagi per far ritorno nelle loro abitazioni a causa del fango presente sulle strade. Per permettergli di raggiungere le loro case è stato necessario la scorta dei mezzi dell’Arma dei Carabinieri.
Dopo la tempesta, oggi si lavora per far fronte alle emergenze create dal maltempo. Abbiamo incontrato i sindaci dei due comuni più colpiti dall’alluvione, dove vigili del fuoco, i carabinieri e la Protezione civile sono ancora a lavoro.
A Castelfranco in Miscano, il sindaco Antonio Pio Morcone ci racconta gli attimi vissuti nella giornata di ieri quando sul suo paese si è abbattuta una valanga di acqua.
L’altro paese colpito allo stesso modo dalla furia del maltempo è stato Ginestra degli Schiavoni, dove la scuola è stata evacuata giusto in tempo prima che il cortile venisse invaso dall’acqua. Nella casa comunale il sindaco e presidente della Comunità Montana Zaccaria Spina è al lavoro insieme ai tecnici dei comuni limitrofi per fronteggiare la situazione. Tanti anche qui sono i danni che si registrano, mente le strade ancora chiuse continuano a rendere impossibile la circolazione.