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Femminicidio, Parliamone: “Benevento città solo delle intenzioni. Bisogna creare fronte comune”

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“In Italia viene uccisa una donna ogni 2/3 giorni. Nel mondo una ogni 8 minuti. 807 donne uccise in Italia tra il 2006 e il 2010, 139 nel 2011, 137 nel 2012. 81 donne uccise da gennaio 2013…. Abbiamo, come Associazione, deciso di non unirci al coro. Di stigmatizzare quanto accade senza voler fare solo propaganda”.
A scriverlo in una nota è l’associazione cittadina “Parliamone”.
“L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – scrive – ha dichiarato nel 1999 il 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”, per ricordare tutte le donne vittime di violenza.
La Giornata venne istituita con la risoluzione 54/134 dell’Onu, invitando governi, organizzazioni governative e non governative, media e società civile a sensibilizzare sulla violenza di genere le società.
In particolare, è stato scelto il 25 novembre poiché è la data in cui vennero uccise le tre sorelle Mirabal, assassinate nel 1960 nella Repubblica Dominicana per il loro impegno politico contro l’allora dittatore Trujillo.
Tale data è diventata così il simbolo dell’atto d’accusa della società civile nei confronti del fenomeno, purtroppo ancora in crescita, della violenza sulle donne.
Lo scorso anno, nella nostra città, – continua la nota – fu approvato all’unanimità in Consiglio Comunale un OdG sull’argomento proposto da Nazzareno Orlando. A seguito di quel voto sarebbero dovute partire una serie di attività tra cui un osservatorio, un punto di ascolto ed un numero verde a disposizione delle donne vittime di violenza. Ad oggi nulla ancora è stato fatto! Per questo motivo la nostra Associazione ha ritenuto opportuno non unirsi al coro ma chiedere il rispetto degli impegni ricordando che la violenza va combattuta tutti i giorni.
Per quanto ci riguarda l’impegno sul tema si concretizzerà attraverso una campagna di sensibilizzazione mirata all’organizzazione di una serie di iniziative capaci di amplificare e sostenere la problematica.
Benevento,per colpa di una parte della sua classe dirigente, – conclude Parliamone – rischia di rimanere solo città delle buone intenzioni e degli slogan proprio sui temi più scottanti. Facciamo appello, dunque, a tutte le Associazioni per creare un fronte comune capace di diradare la nebbia che la circonda”.