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ECONOMIA

Mercati finanziari: il report Ucapital del 13 novembre 2013

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Gli indici Statunitensi hanno chiuso anche ieri poco mossi. Il Dow Jones e l’ S&P500 hanno chiuso la seduta borsistica in calo dello 0,20% mentre in Nasdaq ha chiuso invariato.

L’attenzione degli investitori resta concentrata sulla politica monetaria e giungono da più parti voci che l’allentamento quantitativo non durera’ in eterno e che gli investitori debbano prepararsi al “tapering’”. Alla luce di tutto ciò gli indici quindi non riescono a spingersi oltre, dopo aver fatto segnare massimi importanti nelle ultime settimane.

Nella notte anche la borsa di Tokyo ha fatto registrare frazionali ribassi. Il Nikkei ha perso lo 0,2% e il Topix lo 0,1%. Va molto peggio all’azionario di Hong Kong che perde l’1,91% raggiungendo il minimo a 2 mesi. Anche Shanghai ha chiuso in calo dell’1,83%. In area euro non va molto meglio.

L’indice nostrano ha ceduto lo 0,54% con Telecom Italia che si e’ messa negativamente in luce con consistenti vendite sul titolo. Anche in Germania l’indice principale, il Dax ha chiuso in frazionale ribasso a -0,3%. In Spagna l’Ibex35 di Madrid ha ceduto lo 0,8%, in Francia il Cac40 di Parigi ha ceduto anch’esso lo 0,6%.

Oggi intanto siamo in attesa alle ore 11:00 dell’importante dato proveniente da area euro sulla Produzione Industriale atteso in calo a -0,3% sul precedente mese che aveva visto un aumento della produzione stessa dell’1%.

Sull’indice italiano Ftsemib da segnalare la resistenza a 19.400/19.500 che ormai da più giorni fa da ostacolo ad un eventuale continuazione del trend rialzista. Il supporto e’ individuabile in area 18.900 prima e 18.600 poi, in caso di estensione dei ribassi.
Riguardo i metalli preziosi da segnalare l’oro che, inserito in un trend ribassista da inizio settembre 2013, e’ nelle vicinanze di un supporto piuttosto importante a 1.270 $ da cui potrebbe scaturire un rimbalzo, o al suo cedimento, un acuirsi delle vendite.

Sull’euro/dollaro inoltre individuiamo un calo in atto da qualche settimana che ha portato le quotazioni da 1,3800 fino a spingere la nostra valuta in area 1,3300. Da li si è avuta una moderata reazione portando il suo valore fino ad 1,3450 ma il quadro tecnico resta debole e potrebbero verificarsi nuove discese sul breve periodo fino a 1,3380.

Dott. Marco Gallucci – Ucapital

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