Sindacati
Sanità: l’intervento del segretario sannita Fsi, Tommaselli

Ascolta la lettura dell'articolo
Il segretario territoriale della FSI, Giovanni Tommaselli è intervenuto in merito alla situazione della sanità in Campania.
“Siamo soddisfatti – dichiara – che la legge di stabilità non “ha messo mano” alla sanità. Tuttavia, stante il fatto che quella campana è commissariata e che, già da anni, essa è sotto la lente d’ingrandimento mediante i vari piani di rientro imposti a tutte le strutture sanitarie campane, continuiamo a tenere alta la guardia. Sappiamo benissimo che una “spending review” di 16,5 mld di euro in tre anni alla spesa pubblica equivale a dire che ci saranno minori trasferimenti dal governo centrale alle regioni e agli enti locali e, quindi, ciò potrebbe tradursi in aumenti di ticket e minore quantità di prestazioni sanitarie erogate, tenuto conto che il “blocco del turnover” resta confermato. È chiaro che conciliare la “stabilizzazione dei precari” in presenza di un “blocco del turnover” per tutte le pubbliche amministrazioni è un’impresa assai ardua.
Per quanto riguarda l’FSI, – prosegue Tommaselli – occorre rilanciare l’occupazione e aumentare le retribuzioni a quei lavoratori dipendenti che da anni vedono i prezzi salire, erodendo, di fatto, il loro potere d’acquisto.
In merito alla questione “limatura” delle spese di budget all’Ospedale “Rummo”, siamo in attesa di essere ricevuti a breve dal direttore generale.
Dati statistici nazionali ci dicono che la provincia di Benevento ha delle strutture sanitarie pubbliche e private che forniscono prestazioni e servizi d’eccellenza ed è nostro intento, da sindacato, far sì che questa condizione permanga e si rafforzi nel tempo, ma abbiamo bisogno di avere più risorse (umane, strumentali e finanziarie) a disposizione del comparto sanitario sannita a cui Napoli chiede sempre di “stringere la cinghia”.
Se “stringiamo” troppo, rischiamo di morire asfissiati. La segreteria generale della FSI, dopo ripetute sollecitazioni, ha incontrato in sede tecnica, presso il Ministero della Salute a Roma una delegazione della Direzione generale delle professioni dello stesso Ministero ed il rappresentante per la sanita’ delle Regioni.
Nella riunione, – ha concluso Tommaselli – dove oltre alla FSI hanno preso parte anche altre oo.ss. del comparto, sono state affrontati una serie di argomenti che rappresentano dei veri e propri nodi: primo fra tutti il recepimento e l’applicazione – da parte delle Regioni – dell’accordo sottoscritto lo scorso 4 luglio 2012 riguardante la figura dell’Oss (Operatore Socio Sanitario) che ancora oggi non ha trovato applicazione pratica in alcuna Regione. Per proseguire con la questione della figura dell’Autista Soccorritore e la figura dell’Assistente di studio Odontoiatrico e finire con la questione delle equivalenze dei titoli professionali”.