Sindacati
Cooperative sociali, giornata di mobilitazione

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Oggi è la giornata di mobilitazione nazionale – con 21 manifestazioni contemporanee, una per ogni capoluogo di regione – decisa da FP-Cgil Cisl-FP Fisascat-Cisl Uil-Fpl del comparto cooperative sociali.
“Forzati dal silenzio assordante delle associazioni di categoria e delle istituzioni, i sindacati – si legge in una nota – alzano l’intensità dell’agitazione nell’ambito di una vertenza che conta un ritardo di 17 mesi nel rinnovo del contratto per gli oltre 250mila operatori delle cooperative impegnate nei servizi di assistenza socio sanitaria, assistenziale ed educativa.
Dopo la rottura della trattativa, su una proposta giudicata irricevibile e offensiva di 38 euro di aumento medio per tre anni, FP-Cgil Cisl-FP Fisascat-Cisl Uil-Fpl cercano di far breccia nel muro alzato dalle tre centrali cooperative Federsolidarietà, Legacoop sociali e Agci.
Con le iniziative di mobilitazione i sindacati spingono per l’attivazione del confronto regionale e locale con i Presidenti e gli assessori regionali, i rappresentanti dei Comuni e delle Province. Ma ribadiscono anche la richiesta al Ministro del welfare, alla Conferenza Stato-Regioni, ad Anci e Upi di un tavolo istituzionale sul terzo settore per discutere i tanti problemi aperti: dai tagli ai trasferimenti di risorse pubbliche, alle ricadute sui livelli occupazionali e sui servizi al cittadino”.
E per meglio capire, FP-Cgil Cisl-FP Fisascat-Cisl Uil-Fpl ricordano che si parla “di lavoratori con stipendi medi di circa 900 euro lorde al mese, che operano spesso in condizioni di precarietà nonostante l’alta qualificazione professionale. Lavoratori quotidianamente impegnati a garantire servizi essenziali e sostegno alle persone: dai centri diurni per disabili, dalle strutture per la salute mentale il servizio di assistenza domiciliare, dalle case di riposo per anziani ai centri di assistenza per disabili”.