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Foiano di Val fortore, il segretario provinciale della Uil alla festa del circolo Pd: “Investire nell’agroindustria”

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Il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, ieri sera è intervenuto alla festa democratica del circolo del Pd di Foiano Val Fortore, che si è occupato del tema: “Il Fortore, terra di emergenze – Viabilità, sanità, energia, trasporti, istruzione, funzioni associate, distretti industriali…”.
“C’è bisogno, prima di tutto, – ha dichiarato Bosco – di una riforma istituzionale che riduca i costi della politica, rafforzi il governo del Paese e faccia retrocedere il ruolo delle regioni a quello di ente di programmazione e di coordinamento, con la sottrazione della gestione. Il titolo V della Costituzione va riformato poiché, ad esempio sulle materie concorrenti, ha creato un’enorme contrapposizione di ruoli tra stato e regioni.
Il compito di legiferare e accordare la fiducia o la sfiducia al governo – ha proseguito il leader della Uil sannita – andrebbe affidato a una sola camera, istituendo il Senato delle regioni e delle autonomie per realizzare l’integrazione e la chiara ripartizione tra le competenze dei diversi livelli di governo. La gestione dei servizi dovrà comunque essere fatta dagli enti territoriali più vicini ai cittadini. Se le province devono essere soppresse, ci vuole comunque un ente territoriale di area vasta che sappia tenere insieme i piccoli territori evitandone la disgregazione sociale, economica e demografica.
Piuttosto – ha sottolineato Bosco – va eliminata tutta quella miriade di enti che servono solo a mantenere gli stipendi a consulenti e portaborse (comunità montane, enti parco, autorità delle acque, consorzi di bonifica, ecc.) accorpando le funzioni in un unico ente intermedio. La regione Campania ha bloccato tutte le attività poiché ha un’incapacità assoluta nel saper programmare e spendere le poche risorse disponibili. Nel campo della sanità, dei servizi sociali, della forestazione, dei trasporti (troppi 17 gestori delle linee su gomma nel Sannio, mentre andrebbe pensata un’azienda pubblica unica), siamo al collasso. Della Fortorina e dell’ospedale di San Bartolomeo in Galdo si parla ormai da circa 50 anni. Troppi, tanti, ed è per questo che scontiamo ritardi incredibili nella direzione dello sviluppo.
Lo sviluppo qui, nel Fortore, non si è radicato – ha spiegato il segretario della sigla sindacale – (persi 2.000 posti nella manifattura del tessile e delle calzature) poiché gli insediamenti produttivi non erano collegati alla vocazione del Territorio. L’idea prevalente, e sulla quale la Uil è pienamente d’accordo, è che bisogna investire nella direzione dell’agroindustria, della logistica, del manifatturiero, del turismo e delle energie rinnovabili. E, quindi, nella Val Fortore deve nascere l’idea di un polo agroalimentare forte che tenga dentro anche la zootecnia. Il Partito democratico deve tornare celermente a essere il partito ove si discute e non siano prevalenti gli interessi degli apparati.
Basta guardare – ha concluso Bosco – alla questione dell’housing sociale al comune di Benevento. Qualcuno deve far capire al sindaco Pepe che se ha preso degli impegni non può scaricarli sugli interessi della Città! Costruire un quartiere in una zona di particolare valore archeologico è senza dubbio una scelta molto discutibile e che mal si sposa con la vocazione della Città di Benevento di essere punto di attrazione di un possibile sviluppo turistico, anche alla luce del recente riconoscimento dell’Unesco per il complesso monumentale di Santa Sofia. Bisogna verificare l’ammissibilità dell’intervento edilizio, come sostiene lo stesso assessore all’urbanistica, alla luce del nuovo Piano urbanistico comunale che destina quell’area a verde agricolo protetto (E1), andandosi a sommare al corridoio ecologico del fiume Sabato. Queste sono le cose che non vanno. Il Partito Democratico avrà ancor di più, nei prossimi mesi, l’onere di governare questo Paese e lo dovrà fare mettendo da parte gli interessi di bottega. Altrimenti sarà sconfitto dalla storia”.