Comune di Benevento
Occupazione abusiva in via Vitelli. Maccauro: “Gli enti locali sono meri esecutori delle politiche abitative”

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“Nell’esprimere solidarietà umana a tutte le persone coinvolte nella triste questione relativa all’occupazione abusiva di un alloggio in via Vitelli, pur mi corre l’obbligo di effettuare alcune precisazioni a seguito della comprensibile concitazione delle dichiarazioni rapidamente susseguitesi sulla stampa locale”.
Inizia così la nota dell’assessore comunale ai Servizi Sociali, Emilia Maccauro, in merito alle polemiche sorte sull’intervento della Polizia Municipale e delle forze dell’ordine in occasione dell’occupazione abusiva di un alloggio Iacp in via Vitelli, al Rione Libertà di Benevento.
“Va anzitutto affermato – spiega Maccauro – che la procedura per lo sgombero degli alloggi di proprietà IACP prende avvio da ordinanze di rilascio emesse dall’Ente Comune senza utilizzo di discrezionalità alcuna ma sulla semplice notizia accertata di occupazione da parte del non avente diritto.
Pare condivisibile, tant’è che la medesima politica viene attuata con riguardo agli alloggi di proprietà comunale, assicurare alla popolazione tutta che le unità abitative vengano assegnate secondo le previsioni di legge e non in un regime di eccezioni che non renderebbero giustizia ad alcuno.
L’intervento specifico dell’assistenza sociale professionale nelle procedure di sgombero – continua – attesta l’interesse pubblico a che esse, nella loro necessarietà legale e opportunità, si realizzino con ogni cautela per i soggetti deboli coinvolti. Le politiche abitative sono frutto di legislazione emanata a livello nazionale e regionale di cui gli altri enti locali non sono che meri esecutori.
Nella legislazione regionale, organo di consulenza e supporto è l’osservatorio regionale, secondo la previsione di cui all’art. 15 della L.R. 18/97, di cui, oltre ai soggetti istituzionali, fanno parte i rappresentanti del settore edilizia pubblica e i rappresentanti dei sindacati degli inquilini.
Che, dunque, ci si chieda, da partecipi al procedimento amministrativo, come mai vengano banditi nuovi procedimenti per stilare nuove graduatorie aggiornate significa voler dimenticare, in assenza di alloggi, che il vero disagio si creerebbe se, in presenza di alloggi, non si disponesse di una graduatoria aggiornata che tenga conto delle esigenze e di requisiti attuali degli eventuali aventi diritto.
Condivisibile a pieno – conclude – è, invece, la necessità di spingere – come è funzione dell’osservatorio – perché si attui una politica che tenga davvero a cuore le esigenze dei più disagiati anche e soprattutto dal punto di vista del diritto alla casa. Ma sul punto penso che vi sia concordia di vedute, certamente foriera di unità negli sforzi”.