CULTURA
Museo del Sannio: presentato il libro di Angelo Fuschetto su Fra’ Giovanni Pantaleo

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Presentato nella Sala “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio il libro di Angelo Fuschetto dal titolo: “Il cappellano di Garibaldi a Benevento” (Edizioni “La Provincia sannita”).
Il saggio, che rievoca la venuta nel capoluogo sannita nel settembre del 1860 di Fra’ Giovanni Pantaleo, francescano e teologo siciliano, seguace dell’Eroe dei Due Mondi, ha costituito l’occasione proprizia per alcuni importanti annunci.
Aniello Cimitile, Commissario straordinario della Provincia di Benevento, ha infatti comunicato al folto pubblico presente che nei prossimi giorni sarà inaugurata a cura della Provincia una Mostra di opere di Achille Vianelli, celebre ritrattista del secolo XIX, che si innamorò di Benevento; mentre Pier Luigi Rovito, docente universitario, ha reso noto che sta per essere pubblicato un suo saggio con documenti inediti dedicato a Nicola Nisco, patriota risorgimentale di San Giorgio del Sannio, che visse dieci anni della sua vita ai ferri nelle prigioni borboniche.
Le comunicazioni sono apparse come ciliegine sulla torta dell’argomento principale della conversazione sviluppatasi tra lo stesso Cimitile, Rovito e Davide Nava, già senatore della repubblica, sul Mezzogiorno nella storia d’Italia, sul destino delle Province alla luce degli ultimi sviluppi ed orientamenti del Governo centrale: tali temi peraltro sono emersi dall’esame della ricostruzione storica compiuta da Fuschetto circa la visita di poche ore di Frà Pantaleo a Benevento, mentre ancora non era chiusa la lotta tra Garibaldi ed il Borbone.
Il francescano volle tenere, nonostante la netta e ferma opposizione dell’Arcivescovo Metropolita Carafa, un discorso, una “omelia laica” all’interno del Duomo dove esercitò la sua opera pastorale anche papa Orsini, per spronare i beneventani a cancellare definitivamente gli ottocento anni circa di dominazione pontificia e a battersi per l’Unità d’Italia.
La presentazione del libro di Fuschetto, moderata da Achille Mottola, giornalista, ha posto in luce visioni diversificate sulle ragioni di quella strana visita di Frà Pantaleo: per Davide Nava, si trattò di uno scontro tutto interno alla Chiesa cattolica e sul modo di concepire i rapporti con tra cattolicità e potere politico; per Rovito la spia del fallimento dei sogni romantici ed unitari che crolleranno sotto il peso delle troppe ambiguità di quel processo storico; per Cimitile il tentativo dello Stato maggiore garibaldino di rassicurare l’ala dura del movimento mentre era in realtà in corso una manovra politica per dare il potere in mano ai moderati.
L’autore, dal canto suo, ha voluto presentare al pubblico un’altra parte dei preziosi documenti storici e di archivio che custodisce nella sua casa e che hanno costituito parte preponderante del saggio sullo stesso Frà Pantaleo.
I Maestri Massimiliano Fuschetto all’oboe e Danila Polito al pianoforte hanno infine eseguito brani musicali di Doninzetti, Piazzolla, Beatles e dello stesso Fuschetto.