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Liceo Artistico di Benevento: il 7 giugno una giornata interamente dedicata all’arte

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Venerdì, 7 giugno, il Liceo Artistico aprirà i cancelli alla città di Benevento con la VI edizione del Festival dell’Arte. La manifestazione avrà inizio alle ore 10,00 e terminerà alle 24,00.
La prima parte della giornata, dopo la conferenza stampa, prevista per le ore11,00, vedrà l’alternarsi di coreografie, danze di luci, body art, performance ispirate ai colori e ai suoni dell’arte, con uno sguardo ammiccante alla cultura orientale del teatro Kabuki. Nel pomeriggio si potranno ascoltare poesie tratte dal repertorio letterario inglese, assistere a performance, provare l’emozione del tall painting, sulle note di “Sunrise” e “Il mio canto libero”.
Alle ore 20,30 inizierà lo spettacolo all’aperto, che aprirà con la canzone di Fabrizio Moro e l’inno di Mameli in LIS, Lingua dei Segni, a cura dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Nisco senior” di S. Giorgio del Sannio; proseguirà con una rappresentazione teatrale, “Atti insensati”, prodotta al termine del laboratorio teatrale curato per il Liceo Artistico dalla compagnia teatrale “Solot”; quindi un inedito talk show, condotto da Francesco Morante, vedrà confrontarsi Renato Giordano, Rocco Grasso, Mario Pedicini e Melania Petriello in uno scambio di idee sull’arte, sicuramente non convenzionale, considerata la versatilità dei protagonisti. Una fiaba a colori, illustrata in estemporanea, chiuderà la serata.
Ricchissimo il programma delle installazioni artistiche che invadono ogni spazio dell’Istituto, trasformato in un palazzo surreale, “La casa dell’imperatore”, con corridoi che diventano corti reali, aule che si trasformano in percorsi onirici, stanze che alludono a sentieri percettivi col fascino sottile delle illusioni ottiche, cappelle adornate con icone dal sapore bizantino, gallerie dei ritratti, finestre sul cielo e stelle che danzano nel buio.
Anche l’esterno diventa museo, con un basilisco che da Sant’Ilario si snoda fino alle porte del Liceo, alberi rivestiti del rosa delle lacrime delle donne, volti che sbirciano dalle siepi, occhi in “black e white” che, inquietanti, ci rimandano lo sguardo dell’artista sul mondo, murales che richiamano i sogni dell’umanità, il suo grido di speranza, il mistero dell’amore.
Musica, suoni, colori, forme, in un’esplosione di fantasia e di creatività, in cui sarà possibile rivivere la magia dell’infanzia, con il sorriso, consapevole e indulgente, della maturità.