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Il Movimento lotta per la casa incontra i vertici dello IACP

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Questa mattina come già annunciato una delegazione di famiglie del Movimento di Lotta per la Casa ha incontrato il Direttore e il Commissario dello Iacp per presentare le istanze e le richieste del movimento. Si è trattato di un lungo scambio di opinioni a volte anche discordanti, dal quale però è emersa la comune necessità dell’attivazione di un’unità di crisi presso la Prefettura per riuscire a gestire l’emergenza abitativa nella nostra città.
Il Movimento di lotta per la casa come già detto negli scorsi comunicati chiede tra le proprie rivendicazioni il blocco degli sfratti e la fine dell’esecuzione forzata garantendo il passaggio da casa a casa senza mettere alcuna famiglia in mezzo alla strada. Inoltre anche oggi è stata richiesta una trasparente mappatura del patrimonio abitativo pubblico, sia esso Iacp e comunale, e come esso viene gestito. E’ assolutamente necessario accellerare il lavoro di vigilanza sugli aventi diritto e colpire laddove esistono reali situazioni di abusivismo ovvero persone che risiedono in case popolari pur non avendone la necessità ledendo il diritto di chi ha un reale bisogno.
Il Movimento di lotta per la casa continua la sua lotta e nelle prossime settimane interpellerà il Prefetto su tutti gli sfratti dei quali già chiediamo la non esecuzione. Nelle prossime settimane ci recheremo presso i Servizi Sociali del Comune di Benevento a portare le stesse rivendicazioni e poi presso la Prefettura per chiedere un intervento immediato.
“Oggi tutti hanno convenuto – scrive il movimento in un comunicato stampa – sulla necessità di costruire alloggi popolari che da decenni non vengono costruiti ma paradossalmente si ricorre sempre all’edilizia agevolata, ai progetti speculativi e di cementificazione dell’ housing sociale e non ultimo alla dismissione dei patrimoni pubblici. Insomma mentre le istituzioni dicono a parole di essere vicini ai bisogni dei cittadini poi nei fatti fanno esattamente il contrario ovvero: edilizia agevolata, housing sociale (chi ha i soldi per comprare una casa oggi?) e vendita del patrimonio pubblico. Crediamo invece che le istituzioni che vogliono tutelare i cittadini dovrebbero invertire tendenza e investire nella riqualificazione e riconversione degli immobili abbandonati anche di orgine privata per dare alloggi popolari e garantire così i diritti ai cittadini. Certo è che se continuerà l’immobilismo da parte delle istituzioni e si continuerà ad aspettare la costruzione di alloggi popolari che non arriva mai di certo i cittadini senza casa non resteranno a guardare o peggio ancora di certo non andranno sotto i ponti.”