POLITICA
Napoli capitale decide tutto: regionali, la farsa dei sondaggi
Oltre la farsa dei sondaggi, il destino delle regionali campane si decide a Napoli: astensionismo record, liste decisive e una vera partita tutta interna ai due schieramenti principali
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Ci sono sondaggi e sondaggi. Tra i tanti circolati in questi giorni sulle regionali in Campania, prima che scattasse il divieto, solo pochi sono stati effettivamente pubblicati sul sito del ministero degli Interni e tra questi pochissimi possono essere considerati affidabili. Molti sono stati evocati da riferimenti e stampa di centrodestra, per alimentare la suggestione di una rimonta in essere, altri da riferimenti e da stampa di centrosinistra, per alimentare la certezza di un risultato già acquisito.
I pochi sondaggi considerati affidabili ci dicono che il vantaggio iniziale di Fico e del campo progressista si è ridotto ma era inevitabile, visto che fino a meno di un mese fa il centrodestra non aveva nemmeno il candidato. Si partiva da almeno venti punti di distacco, ma la forbice sembra essersi cristallizzata.
Il punto è che andrà al voto meno della metà del corpo elettorale attivo, voteranno solo gli apparati ed inevitabilmente la differenza la faranno le liste. Le 8 di Fico eleggeranno tutte. Nel centrodestra almeno tre si fermeranno sotto il 2.5. La differenza è tutta qui e non servono sondaggi per azzardare pronostici.
Basta fiutare l’aria che tira a Napoli e provincia, dove tutto si decide e dove la distanza tra le due coalizioni è siderale. E se non c’è partita a Napoli non ci può essere partita in Campania. Anche se a Caserta gli equilibri sono cambiati, anche se a Salerno Cirielli può tenere botta. Ecco perché la vera partita è quella che in ogni collegio si gioca all’interno delle due coalizioni principali.




