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Forchia, parziale revoca dell’ordinanza dopo l’incendio nell’area PIP: restano misure cautelative in attesa delle analisi ambientali

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A pochi giorni dal grave incendio che ha colpito un’azienda di gestione rifiuti nella zona industriale di località Rella, a Forchia, il Comune ha deciso di aggiornare le misure di sicurezza sanitaria e ambientale. Con l’Ordinanza Sindacale n. 18 dell’11 ottobre 2025, il sindaco Gerardo Perna Petrone ha disposto la revoca parziale delle restrizioni imposte con un primo precedente atto a seguito del rogo, emanato in via d’urgenza a tutela della salute pubblica.
L’incendio aveva subito fatto scattare una serie di divieti precauzionali su tutto il territorio comunale, tra cui il divieto di pascolo, la sospensione della raccolta e del consumo di frutta e ortaggi, e il blocco dell’uso di acqua da pozzi non protetti. Una misura drastica, ma necessaria per prevenire possibili contaminazioni derivanti dalla combustione di materiali potenzialmente pericolosi.
Ora, alla luce della nota trasmessa dall’Unità di Crisi Locale dell’ASL Benevento , che non rileva al momento motivi ostativi al ripristino di alcune attività, l’amministrazione ha ricalibrato le disposizioni, mantenendo comunque alta la soglia di attenzione.
Con il nuovo provvedimento, vengono revocati: il divieto di pascolo per gli allevamenti ovicaprini situati all’interno della traiettoria dei venti e del raggio di 3 km, come da cartografia tecnica fornita da ORSA; il divieto di raccolta e consumo di frutta e ortaggi, a condizione che vengano accuratamente lavati prima dell’utilizzo a fini alimentari.
Una decisione presa, come si legge nell’ordinanza, “nel rispetto del principio di proporzionalità e aggiornamento delle misure in base alle informazioni tecniche disponibili”, ma che non significa un ritorno totale alla normalità.
Permane infatti, in via cautelativa, il divieto assoluto di raccolta delle olive nei terreni comunali. Il provvedimento resterà in vigore fino alla comunicazione ufficiale degli esiti delle analisi ambientali attualmente in corso da parte dell’ARPAC. La situazione, dunque, resta sotto monitoraggio costante.