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Sassinoro, il consigliere Di Sisto: “Sul Parco del Matese regna l’incertezza, chi rilascerà nulla osta?”

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Il consigliere comunale di Sassinoro, Lucio Di Sisto, richiama l’attenzione sulle criticità legate al Parco del Matese, soprattutto con l’inizio della stagione dei tagli boschivi.
«Nel nostro territorio emerge un interrogativo urgente: a chi devono rivolgersi oggi i cittadini per presentare le richieste di autorizzazione?»
Fino allo scorso anno – ricorda – la procedura era chiara: per superfici inferiori a 3 ettari la comunicazione andava alla Comunità Montana, mentre per quelle superiori serviva un atto autorizzativo dello stesso ente. «Oggi, invece, dopo l’entrata in vigore del Decreto Pichetto del 23 aprile 2025, regna l’incertezza più totale».
Il consigliere denuncia un problema «semplice ma grave: chi rilascerà i nulla osta? Nel frattempo, chi decidesse di procedere al taglio senza nulla osta rischierebbe una doppia sanzione, sia per la normativa regionale che per i vincoli del Parco, pur non essendo quest’ultimo ancora formalmente istituito».
Di Sisto chiarisce inoltre che il Decreto non ha istituito il Parco Nazionale del Matese, ma ha solo definito una perimetrazione provvisoria e introdotto nuove norme di salvaguardia. «L’istituzione vera e propria avverrà solo con Decreto del Presidente della Repubblica, al termine di un iter ancora lungo e complesso. Nel frattempo, però, i territori subiscono nuove restrizioni senza ricevere alcun beneficio».
Un altro nodo è quello del comitato di gestione provvisorio: «Il Decreto prevedeva la nascita, entro 30 giorni, di un comitato di gestione. A quasi cinque mesi di distanza, questo organismo non è stato nominato ufficialmente: manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Un vuoto istituzionale che blocca non solo gli interventi selvicolturali, ma anche pratiche fondamentali come i nuovi contributi PSR o le autorizzazioni edilizie».
Il consigliere avverte del rischio che cittadini e imprenditori restino per mesi o anni in attesa di pareri mai rilasciati: «È come eleggere un sindaco senza mettergli a disposizione operatori, uffici e strumenti per lavorare».
In teoria, spiega, le autorizzazioni per le aree esterne al Parco Regionale del Matese dovrebbero passare alle Regioni Campania e Molise. «In pratica, però, non è stato ancora indicato a quale ufficio rivolgersi. Ne deriva un vuoto amministrativo che si somma ai vincoli già esistenti».
«Se i cittadini non potranno più tagliare la legna per autoconsumo, dovranno rivolgersi ai consorzi con ulteriori costi che peseranno sui bilanci familiari. Se cittadini e imprenditori vogliono avviare pratiche edilizie o ottenere contributi PSR, si trovano di fronte a un vuoto giuridico e amministrativo».
Un comunicato che nasce, spiega, dalle numerose richieste di chiarimento dei cittadini: «È un tema che non riguarda solo Sassinoro, ma tutti i Comuni ricadenti nel perimetro del Parco, dove risulta veramente un enigma dare delle risposte concrete».
E aggiunge: «Il Parco sì, ma a condizione che venga condiviso con la popolazione e non imposto dall’alto. E, soprattutto, con una gestione responsabile della fase transitoria: prima di applicare nuove norme, era logico mantenere in vigore quelle precedenti per evitare lo stallo attuale. La tanto proclamata semplificazione della pubblica amministrazione non può restare uno slogan: deve diventare un diritto per i cittadini e un dovere per gli enti».
Infine, Di Sisto lancia un appello: «Per evitare conflitti con la popolazione e con le attività economiche, è indispensabile rivedere la perimetrazione, riportandola nei luoghi di più elevato valore naturalistico o nelle aree di alta quota, che rappresentano la vera vocazione di un Parco. Devono essere invece escluse le zone produttive e tradizionali: non nei centri urbani, non nelle aree industriali e non lungo una strada statale, come purtroppo avviene oggi».