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Chiusura ufficio postale a San Giorgio del Sannio, Petrillo: “Si tutelino i cittadini con soluzioni alternative”

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Da lunedì 8 settembre l’unico ufficio postale di San Giorgio del Sannio – che serve una popolazione di circa 9.750 abitanti – resterà chiuso per lavori di ristrutturazione fino al 19 ottobre prossimo, salvo imprevisti.
Poste Italiane, anche tramite il Comune, ha comunicato ai cittadini che l’ufficio postale sarà temporaneamente trasferito a Calvi, a circa 2 km di distanza. La sede di Calvi, tuttavia, non dispone del servizio Postmat esterno e quindi anche il prelevamento dei contanti potrà avvenire solo in orari coincidenti con l’apertura dell’ufficio.
“Ad oggi – denuncia Giovanna Petrillo, consigliere comunale e capogruppo di San Giorgio Futura – non risulta che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ricci abbia intrapreso una formale interlocuzione con Poste Italiane per individuare soluzioni alternative atte ad evitare i gravi disagi che inevitabilmente ricadranno sulle fasce più deboli della popolazione: anziani, persone con disabilità, cittadini non automuniti, pensionati”.
Petrillo ricorda inoltre che in diversi Comuni italiani i lavori previsti dal progetto Polis di Poste non hanno comportato l’interruzione dei servizi, grazie all’adozione di soluzioni logistiche condivise. Da qui la richiesta al primo cittadino di farsi carico della criticità e di avanzare alla Direzione di Poste Italiane e al Direttore di Filiale alcune proposte concrete: mantenimento in funzione del Postamat presso la sede di San Giorgio del Sannio, così da consentire il prelievo di contanti anche ai pensionati titolari di libretto postale; attivazione di un ufficio postale mobile per l’erogazione dei servizi essenziali; in alternativa, messa a disposizione temporanea di locali comunali privi di barriere architettoniche – come la Biblioteca comunale, l’ex Palazzo Comunale o la Sala consiliare di Via Mazzini – per consentire a Poste Italiane di continuare a garantire i servizi fino alla riapertura della sede ristrutturata.
“Si tratta – conclude Petrillo – di misure concrete e realizzabili, già sperimentate altrove, che permetterebbero di ridurre al minimo i disagi per la popolazione, augurandoci che non ci siano imprevisti”.