Medio Calore
Il Comune di Ceppaloni prevede un contributo per l’installazione di serbatoi domestici per acqua potabile

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In risposta alla grave crisi idrica che ha colpito il territorio nel 2025, il Comune di Ceppaloni ha attivato una misura straordinaria per sostenere le famiglie in difficoltà. A partire da lunedì 8 settembre, i cittadini potranno presentare domanda per un contributo di 300 euro destinato all’acquisto e all’installazione di un serbatoio per acqua potabile a uso domestico. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 15 ottobre.
Secondo l’assessore Giuseppe Varricchio, l’iniziativa ha l’obiettivo di fornire un aiuto concreto ai nuclei familiari che stanno affrontando gravi disagi quotidiani a causa della ridotta disponibilità e continuità del servizio idrico.
La crisi idrica è attribuita a una costante riduzione delle portate delle sorgenti gestite da Alto Calore e a una presunta inerzia della Regione Campania, che non avrebbe chiesto la modifica di un accordo che prevede un eccessivo trasferimento di risorse idriche dal territorio campano a quello pugliese. Contribuisce alla situazione anche la vetusta rete idrica interprovinciale, che presenta una perdita media del 70%, con solo 819 litri al secondo effettivamente erogati a fronte dei 2.616 immessi. Questa inefficienza ha portato l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) a sanzionare Alto Calore con una multa di oltre 2,1 milioni di euro per la scarsa qualità tecnica del servizio.
Parallelamente, l’amministrazione comunale ha intrapreso diverse azioni: ha ottenuto un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione e il potenziamento della rete idrica comunale, con una gara d’appalto in fase di definizione; ha messo a disposizione mezzi e risorse per accelerare le riparazioni delle perdite da parte dei tecnici di Alto Calore; ha attivato un servizio sostitutivo di emergenza con autobotti per ridurre i disagi per la comunità.
La nota segnala anche altre criticità. L’Ente Idrico Campano ha rinviato, a dopo le elezioni regionali, l’approvazione di un ulteriore aumento delle tariffe, che sono già state incrementate del 3,5%. Nel frattempo, l’assemblea di Alto Calore del 25 agosto si è conclusa con le dimissioni dell’amministratore unico, l’avvocato Lenzi. Queste dimissioni aprono la strada a una nuova fase per Alto Calore e a una profonda riflessione, da parte degli Ambiti Distrettuali e degli Enti Locali, su una gestione dell’acqua pubblica più trasparente ed efficiente. La concessione per la gestione del Servizio Idrico Integrato scadrà il 31 dicembre 2027 per l’Ambito Distrettuale Irpino e per 31 comuni del Sannio, il che riaccende il dibattito sulla scelta di affidare il sistema a una società a capitale interamente pubblico o misto pubblico-privato.