POLITICA
Del Mese (FdI): “Rilancio delle aree interne al centro dell’agenda di Governo. Occorre impegno della Regione”

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“Al Centro La Pace di Benevento si è tenuto nei giorni scorsi il meeting dei Vescovi di undici Regioni alla presenza del presidente della Cei, Matteo Zuppi, e dell’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, promotore dell’iniziativa. All’esito di un confronto sulle annose problematiche dello spopolamento e delle criticità che interessano le aree più fragili del Paese, i Vescovi hanno rivolto un appello al Governo e al Parlamento a mezzo di una lettera aperta, che rappresenta un interessante contributo su di una tematica al centro del dibattito pubblico.
I Vescovi chiedono “… che venga esplorata, con realismo e senso del bene comune, ogni ipotesi d’invertire l’attuale narrazione delle aree interne … che vengano incoraggiate e sostenute, con maggiore ottimismo politico e sociale, le buone prassi e le risorse sul campo, valorizzando un sistema di competenze convergenti, utilizzate non più per marcare differenze, ma per accorciare le distanze tra le diverse realtà nel Paese …”.
“Deve dirsi che il Piano strategico nazionale, dove le aree interne sono passate da 67 a 124, è stato approvato da una Cabina di Regia la quale, composta da Regioni, Comuni, Province, ANCI, UPI e UNCEM, ha garantito il coordinamento tra i diversi livelli di governo con tutti gli altri enti e soggetti competenti, pubblici e privati”. A dirlo è Antonio Del Mese, responsabile Dipartimento Aree Interne di Fratelli d’Italia.
“Anche il CENSIS e il CNEL – aggiunge – hanno fornito il loro contributo con osservazioni e proposte. Il 31 luglio 2025 il Governo ha prontamente stralciato dal Piano i paragrafi, sul tema del c.d. “spopolamento irreversibile”, che avevano provocato molte polemiche politiche, seminando sfiducia e confondendo le persone, alimentandone incertezze e disagio.
“Le linee programmatiche del Governo Meloni sono ben altre – sottolinea – politiche realistiche, strutturali e non assistenzialistiche. Il Piano, del resto, non è un documento definitivo ed intoccabile è uno strumento operativo, utile ad avviare un cambiamento concreto”.
Ma per cambiare, afferma ancora del Mese, “occorre un rinnovato ruolo della Regione, della Provincia e degli altri enti locali che dovranno garantire un adeguato e strutturato supporto alle aree più fragili, diversamente da quanto avvenuto negli ultimi dieci anni in Regione Campania, accecata da una visione urbano e costiera centrica, da una acritica fiducia nei meccanismi di mercato”.
Una classe politica regionale, prosegue, “che ha perso di vista le aree interne e praticato politiche rivolte intenzionalmente a sostenere altre aree, considerate dinamiche e performanti”.
“La marginalità non sarà più considerata una cosa naturale Fratelli d’Italia si dedicherà con sempre maggiore impegno all’ascolto, alla raccolta e riunificazione delle conoscenze disperse, con i tempi che occorreranno per individuare le strade giuste in ogni area, eliminando le inoperosità prolungate che hanno dilatato i tempi dei processi decisional. Fratelli d’Italia combatterà le resistenze delle classi dirigenti locali, interessate al solo mantenimento delle posizioni di potere acquisite e delle rendite di posizione sedimentate.
“L’amministrazione della cosa pubblica richiede competenze adeguate a gestire risorse e procedure complesse, a superare i conflitti che bloccano tutto. Occorre una collaborazione istituzionale ampia e operativa per dare rapida attuazione al Piano e portare risultati concreti ai territori”.
“Questa – conclude – è la politica delle aree interne del centrodestra. Come giustamente ha ricordato il Ministro Foti, il Governo è pronto al confronto con i Vescovi e Fratelli d’Italia, in ogni sua articolazione, farà la sua parte, contribuendo a un rinnovamento della classe dirigente campana”