SANNIO
Guardia Sanframondi, il grido d’allarme di Fiorenza Ceniccola (FI): “Il Liceo non può chiudere, si tuteli il diritto allo studio”

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Una lettera appassionata, rivolta direttamente al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, per difendere il diritto allo studio degli studenti del Liceo Scientifico di Guardia Sanframondi. A firmarla è Fiorenza Ceniccola, consigliere comunale del borgo sannita e segretario provinciale dei Giovani di Forza Italia, che si fa portavoce dell’allarme sollevato da famiglie e studenti dopo la comunicazione della mancata attivazione della classe quinta per l’anno scolastico 2025/2026.
Secondo quanto riferito, la notizia è arrivata agli studenti nei giorni scorsi tramite la segreteria scolastica: l’unica classe quinta dell’istituto non sarà attivata. Una decisione che di fatto obbligherebbe i ragazzi, a pochi mesi dalla maturità, a trasferirsi in un altro istituto e in un altro paese per poter concludere il loro percorso di studi.
“È una decisione incomprensibile e inaccettabile – scrive Ceniccola nella missiva – perché gli studenti hanno il diritto di concludere i propri studi con i loro insegnanti, nel loro ambiente. Non possono essere costretti a cambiare scuola all’ultimo anno, a ridosso dell’esame di maturità”.
La consigliera sottolinea anche il disagio che questa scelta comporta per le famiglie, oltre al senso di smarrimento vissuto dagli stessi studenti. Una scelta che, a suo dire, rappresenta un vero e proprio tradimento delle promesse fatte: “Lo scorso anno era stato garantito che la chiusura del Liceo sarebbe avvenuta solo al termine del ciclo quinquennale. È inaccettabile venire meno a quell’impegno”.
Guardia Sanframondi, paese noto a livello internazionale per i suoi Riti Penitenziali e per la qualità dei suoi vini, rischia dunque di perdere un presidio educativo fondamentale per il territorio. “Si parla tanto di contrasto allo spopolamento e di investimenti nei piccoli borghi – osserva Ceniccola – ma poi si tagliano i servizi essenziali come la scuola. Non posso credere che non si possano trovare le risorse per permettere a questi ragazzi di concludere il loro percorso”.
L’appello si conclude con un’esortazione chiara al Ministro Valditara: “Perseguite tutte le strade possibili per garantire il diritto allo studio ai nostri ragazzi. In un Paese dove si sprecano fondi per corsi universitari lampo, non possiamo negare a una manciata di studenti la possibilità di arrivare alla maturità nella loro scuola”.
Una battaglia di civiltà, quella lanciata da Fiorenza Ceniccola, che investe non solo il futuro scolastico di pochi studenti, ma anche il senso stesso della presenza dello Stato nei piccoli centri italiani.