Associazioni
Aumento tariffe e mancanza acqua nel territorio: interviene il Comitato a difesa della Costituzione del Medio Calore

Ascolta la lettura dell'articolo
“Il Comitato a difesa della Costituzione del Medio Calore esprime preoccupazione in merito ai recenti comunicati rincari tariffari sul servizio acque, gestito da Alto Calore S.p.a, per la cittadinanza del nostro territorio, e per l’inefficienza ormai decennale di quest’ultimo nei comuni sanniti ed irpini, contornato con l’ultimo annuncio, dei dirigenti del servizio, dell’ennesima mortificante sospensione dell’erogazione dell’acqua dalle ore 12 di stamane alle ore 6 di martedì 12 agosto.
Il nostro comitato territoriale – si legge nella nota – si batte giornalmente per i diritti assicurati ai cittadini dalla nostra carta costituzionale, nei quali rientra, come ogni altro servizio di bene primario ed indispensabile, anche il diritto all’acqua, del quale accessibilità deve essere garantito a tutti.
Evidenziamo nell’aumento delle tariffe ai cittadini una mercificazione non più accettabile dell’acqua ed una grande beffa nei confronti dei consumatori, i quali hanno continuato a sostenere il pagamento periodico di un servizio senza che questo sia stato sempre correttamente erogato, così come oggi si riscontra.
Inoltre, individuiamo enormi criticità nelle sempre più frequenti ed ingiustificate interruzioni del servizio da parte di Alto Calore S.p.a. per intere giornate, senza dovuti preavvisi e garanti spiegazioni, che ne fanno un’atto insensato e fuorviante di ogni principio costituzionale e legale.
È nel nostro interesse rivolgere con urgenza un appello alle istituzioni locali, alle quali chiediamo di procedere con una proficua mediazione e collaborazione per una graduale risoluzione di questo comune problema, evitando di scaricare le proprie responsabilità sull’altro. Ciò, a nostro avviso, sarebbe l’ennesimo danno di irresponsabilità e codardia inflitto ai cittadini.
Il Comitato a difesa della Costituzione territoriale continuerà a lottare ed a mobilitarsi, con la stessa intensità, per questo e molti altri diritti. Si impieghino tutte le energie per far sì che l’acqua diventi veramente del pubblico e non del profitto”, conclude la nota.