POLITICA
Potere al Popolo: ‘Ancora una tragedia sul lavoro, due morti in una settimana nel Sannio. È il momento di dire basta’

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“Mercoledì 23 luglio, un uomo di 62 anni di Sant’Angelo a Cupolo ha perso la vita precipitando da un trabattello mentre verniciava, come volontario, i locali della chiesa di Maria Santissima della Neve nella frazione Motta. Solo il giorno prima – scrive Potere al Popolo Sannio – aveva partecipato ai funerali del cognato, Claudio Verdicchio, morto il 16 luglio in un cantiere di Benevento all’età di 60 anni.
Due morti nel giro di una settimana, nello stesso territorio, non possono essere liquidate come semplici fatalità. Sono la manifestazione evidente di un contesto in cui lavoratrice e lavoratori, anche oltre l’età pensionabile, continuano a lavorare — spesso senza tutele, senza garanzie, perfino quando offrono il proprio tempo in forma volontaria. Come prima cosa, ci stringiamo con rispetto e dolore attorno alle famiglie delle due vittime, a chi ha condiviso con loro affetti, lavoro, quotidianità. Il lutto di queste comunità è anche il nostro.
Ma queste tragedie – continua PaP – non sono solo drammi individuali. Sono la fotografia di un sistema che considera la sicurezza sul lavoro un dettaglio secondario, trascurabile, persino nelle attività più comuni. In troppi contesti mancano formazione adeguata, dispositivi di protezione, controlli seri e una cultura reale della prevenzione. In troppi lavorano soli, senza supporto né vigilanza, in un vuoto materiale e istituzionale che uccide.
Occorre un cambiamento profondo, culturale e politico. La sicurezza sul lavoro non può essere rimandata né affidata al buon senso individuale: è un diritto fondamentale, che va garantito in ogni situazione, anche in quelle ritenute minori o informali. Nessuno dovrebbe ritrovarsi, a qualsiasi età, schiacciato tra il bisogno e il senso del dovere. È necessario garantire pensioni dignitose, formazione continua e condizioni di lavoro realmente sicure.
Le istituzioni, a ogni livello, devono assumersi la responsabilità di invertire questa tendenza: basta parole di circostanza o indignazioni che durano il tempo di un titolo di giornale. Servono controlli capillari, ispettori presenti sul territorio, strumenti di contrasto chiari ed efficaci. In questa direzione si muove anche la proposta di legge di iniziativa popolare, promossa da USB e Potere al Popolo, per introdurre il reato di omicidio sul lavoro: un passo necessario per riconoscere la gravità di ogni morte e per colpire chi, per profitto o negligenza, mette a rischio la vita di altri.
Noi di Potere al Popolo – Sannio non ci limitiamo a esprimere cordoglio: chiediamo chiarezza e giustizia. Si faccia luce sulle responsabilità, si verifichino le condizioni in cui questi due uomini si trovavano a operare, e si dia finalmente una risposta strutturale a una strage quotidiana che non fa rumore. Invitiamo tutte e tutti a mobilitarsi. Non possiamo accettare che queste morti vengano dimenticate”, conclude la nota.