CULTURA
Sette sculture in acciaio lucidato in giro per la città: sabato si inaugura la mostra ‘Benevento in Luce’ di Helidon Xhixha

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Sarà inaugurata, nell’ambito della 46^ Rassegna “Benevento Città Spettacolo”, sabato 26 luglio 2025 alle ore 18,30, a Piazza Federico Torre di Benevento, la mostra Benevento in Luce, personale dell’artista Helidon Xhixha.
La mostra, a cura di Francesco Creta e Milot, è promossa dalla Fondazione Benevento Città Spettacolo e propone in un percorso sorprendente, tra Corso Garibaldi e il Teatro Romano, sette sculture monumentali dell’artista albanese Helidon Xhixha: una piccola selezione del monumentale lavoro dell’artista che ha fatto dell’uso dell’acciaio lucidato la sua firma distintiva sin da subito.
Con le loro forme e superficie specchianti le opere, nel dialogare con l’ambiente della città, alimentano nuove suggestioni del contesto urbano. Nonostante piccolo il nucleo presentato, considerata la presenza di opere datate a partire dal 2006 agli ultimi anni, l’esposizione consente di ricostruire l’intero percorso artistico dello scultore durazzese. La carriera di Xhixha da sempre ha avuto un forte legame con il territorio italiano: sin dagli studi all’Accademia di Brera, Helidon ha dimostrato una grande attenzione alla rilettura dell’arte della nostra penisola.
Negli ultimi dieci anni Xhixha ha riportato enormi successi tra cui: la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2015, e nello stesso anno l’installazione per l’aeroporto di Milano Malpensa, nel 2017 la personale nel Giardino di Boboli a Firenze; nel 2019 le due importanti mostre a cura di Eike Schmidt a Lugano e a Forte dei Marmi. Le opere di Xhixha affondano nella scultura di Brancusi, che plasmano in direzioni diverse: la materia diventa quasi forma liquida, di baumaniana memoria, per accogliere e trasformare la luce in un continuo rapporto di riflessi e ombre, le sue sculture appaiono, adesso, come solidi netti, specchi ustori che si negano allo sguardo, adesso, come figure antiche plasmate nell’acciaio inossidabile, quasi leggeri omaggi ad un maestro come Igor Mitoraj.
“Come per un ingrandimento della doppia natura della luce – onda e particella – dalla dimensione quantica a quella monumentale, le sculture di Helidon Xhixha – scrive Eike Schmidt, attuale direttore del Museo di Capodimonte – sono allo stesso tempo oggetti solidi e specchio effimero: solidi che tuttavia paiono esistere solo in relazione a ciò che li circonda e a chi li osserva”. Una mostra – Helidon Xhixha. Benevento in luce – che riporta l’arte contemporanea internazionale al centro del capoluogo beneventano, mescolando le varie espressioni della cultura all’interno di un festival importante come Benevento Città Spettacolo.
[H]elidon Xhixha nasce a Durazzo nel dicembre 1970. Figlio d’arte, trascorre la sua infanzia nello studio del padre Sali dal quale eredita una forte passione per le fine arts, ma soprattutto per la scultura. Mentre inizia a frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Tirana, decide di trasferirsi in Italia. Nel 1998, grazie ad una borsa di studio, ha la possibilità di frequentare la Kingston University di Londra e migliorare così le sue tecniche d’incisione, scultura e fotografia. Nel febbraio 1999, si laurea all’Accademia delle Belle Arti di Milano, Brera.
Conosciuto nell’ambito accademico per il suo stile, sperimenta e realizza opere e sculture in acciaio inox con una tecnica innovativa. I suoi lavori continuano ad avere un ruolo importante nell’arena internazionale dell’arte. Innumerevoli sono le sue esposizioni in Italia e all’estero (Stati Uniti d’America, Dubai, Germania, Francia, Austria, Russia, Inghilterra, Principato di Monaco, Svizzera). Numerose sono le opere pubbliche e monumentali.
Con il successo degli ultimi anni, dalla Biennale di Venezia 2015 alla London Design Biennale 2016, dalla personale alle Gallerie degli Uffizi nel 2017alla mostra “Reflexes”, in occasione del 50° anniversario di “Forme nel Verde”, dalle sculture monumentali in Val D’Orcia (Siena, San Quirico D’Orcia, Vitaleta, Bagno Vignoni, Torrentieri) nel 2021alla personale a Palazzo Reale a Milano nel 2023, e ancoradalla partecipazione alla biennale di Wuhan, “Urban Fluidity”, presso il Wuhan Art Museum nel 2024 alla personale dell’Abbazia di San Galgano, Chiusdino (SI) nel 2025, l’artista si è assicurato una posizione tra i vertici del mondo dell’arte con opere immediata riconoscibilità. Attraverso un intervento altamente qualificato sull’acciaio, il materiale passa dall’essere ininterrottamente lineare, al divenire distorto, intricato e frammentario, ottenendo come risultato una personale interpretazione visiva dell’influenza tra metallo e luce, tra il concreto e l’etereo, e affrontando parallelamente notevoli concetti filosofici. Attualmente vive e lavora tra Milano e Dubai.