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Incontro a Pietrelcina: ‘Apertura ai migranti è un modo per far crescere le nostre comunità’

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VIII° incontro di spiritualità e politica sul tema “L’accoglienza e l’integrazione dei migranti nelle nostre comunità”, tenutosi presso Palazzo De Tommasi – Bozzi di Pietrelcina. Una iniziativa promossa dal Laboratorio per la felicità pubblica, in collaborazione con le Associazioni BASE Benevento, Archeoclub Pietrelcina, Argomenti 2000 e CESVOlab CSV Irpinia-Sannio ETS.

A portare il saluto di benvenuto ad ospiti ed amministratori locali, il Primo Cittadino di Pietrelcina Salvatore Mazzone: “Questi appuntamenti sono occasioni di confronto importanti, di arricchimento umano e culturale che si genera in particolar modo dal dibattito, dall’analisi e dal mutuare esempi e modelli vincenti per la rigenerazione dei nostri territori. Proprio questi ultimi che, a mio avviso, devono essere i testimoni di un nuovo umanesimo, luoghi da cui più di tutti devono partire messaggi di solidarietà e fraternità.

Ad introdurre i lavori, il coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica Ettore Rossi:  “Per le nostre comunità i migranti rappresentano un’ opportunità importante all’insegna dell’umanità e della fratellanza e non certo un problema. Pensiamo al fatto che in questo momento la difficile realtà demografica del Sannio deriva, oltre che dalla fuga dalle aree marginali, da un saldo naturale negativo, perché ci sono meno giovani e molti anziani e, quindi, poche nascite. L’inserimento di migranti, in cui è presente una significativa componente giovanile, può determinare una rigenerazione dei nostri luoghi. Ecco, allora, l’importanza di politiche che valorizzino l’apporto dei migranti nel quadro di progetti di sviluppo locale”.

A seguire, il contributo del Il Sindaco di Apollosa Danilo Parente: “Quella di oggi è un’occasione preziosa per affrontare il tema dell’immigrazione, con l’obiettivo di approfondire politiche e prospettive in grado di garantire un’accoglienza dignitosa, rispettosa dei diritti fondamentali della persona e all’altezza delle sfide del nostro tempo”.

Il Sindaco di Guardia Sanframondi Raffaele Di Lonardo: “Guardia Sanframondi da sempre è aperta ad accogliere migranti e farli sentire parte della comunità. L’esperienza che da anni viviamo con l’attuale Sai ne è la prova. Abbiamo anche sottoscritto una convenzione con il Centro per la concessione di un’area verde, per la quale gli ospiti si prodigano nella manutenzione”.

Il Sindaco di Castelpoto Vito Fusco: “L’Europa è in crisi demografica, soprattutto nelle sue aree interne. Idonee politiche di accoglienza ed integrazione, a determinate condizioni, possono contribuire a frenare il trend demografico attivando anche percorsi di sviluppo locale, con possibilità di tenere aperti servizi essenziali come la scuola. La buona accoglienza, frutto di un percorso condiviso, può innescare percorsi virtuosi di sviluppo e creare le basi per una nuova coesione sociale. A Castelpoto dal 2017 abbiamo un sistema di accoglienza diffuso e sostenibile che è diventato un piccolo modello”.

Del Sindaco di Morcone Luigino Ciarlo: “Abbiamo la necessità di organizzare attività formative rivolte agli immigrati, in modo da promuovere la loro integrazione impiegandoli in una prima fase per servizi di utilità sociale, per poi configurarsi come soggetti imprenditoriali veri e propri, chiamati a dare risposte a bisogni espressi dal territorio che attualmente non trovano soddisfacimento: dai giardinieri e potatori, agli imbianchini, al supporto domestico e all’edilizia.

Della Vicesindaco di Montesarchio Morena Cecere: “L’inclusione e integrazione dei migranti è una sfida che i nostri Comuni si trovano ad affrontare. Dobbiamo lavorare in sinergia, istituzioni e associazioni, per creare un clima accogliente, allenare le nostre comunità alla tolleranza e al rispetto e poi edificare, insieme, iniziative condivise che, attraverso la cultura e la socialità, riescano a promuovere l’integrazione parlando anche linguaggi comuni come quello dell’arte e dell’inclusione sociale”.

Il Sindaco di Molinara Giuseppe Addabbo: “Il tema dell’accoglienza e dell’integrazione deve diventare nelle nostre comunità un punto fondamentale, non solo sotto l’aspetto morale e di solidarietà verso popoli che soffrono nelle proprie Nazioni, ma anche per il bisogno – soprattutto noi delle zone interne – di dare una risposta allo spopolamento dei nostri territori. Viviamo una fase storica dove l’apertura che noi dobbiamo favorire, diventa importante per il futuro stesso delle nostre comunità e dei nostri campanili”.

Il Sindaco di Faicchio, e Presidente Provincia di Benevento Nino Lombardi: “Noi istituzioni abbiamo il dovere morale di dare delle risposte. Sicuramente il SAI e il CPIA ne favoriscono non solo la stabilizzazione, ma l’integrazione nella scuola e nel mercato del lavoro. Per noi, dunque, rappresentano una risorsa e pertanto dobbiamo lavorare affinché diventi sempre più una sinergia per una integrazione di questi nostri fratelli”.

È intervenuta poi anche Gianna De Lucia della Scuola di Impegno socio-politico della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata De’ Goti che ha lanciato l’idea della riqualificazione e il riuso dei beni immobili inutilizzati anche attraverso l’assegnazione a terzi di tali beni, garantendo così un tetto. Questo può avvenire mediante l’adozione di un regolamento per ridurre gli immobili inutilizzati.

A concludere i lavori, il Direttore della Scuola di Impegno socio-politico della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata De’ Goti don Matteo Prodi: “La parola stranieri, evoca molti pensieri. Mi piace pensare che siano loro a ricordarci che la terra appartiene a tutti. Accogliere e consentire di essere cittadini è un modo di far crescere il nostro popolo. Il loro lavoro, di cui noi abbiamo bisogno, è un tassello decisivo. Teniamo poi conto del fatto che in Italia, rispetto alla presenza dei migranti, ci sia una percezione lontana dalla realtà. Così come va richiamata anche l’esigenza dell’apertura, perché un popolo che si chiude è destinato a morire”.

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