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SANNIO

Airola, l’opposizione: “Canoni e tributi non riscossi, amministrazione si conferma incapace di governare”

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“Maggioranza senza testa e senza numeri. Ancora una volta l’Amministrazione Falzarano dimostra tutta la sua incapacità a governare il paese e la sfacciataggine di restare nel corso del Consiglio Comunale senza numero legale. Oramai è diventato una costante”. A dirlo sono i consiglieri di minoranza del Comune di Airola Giulia Abbate, Gennaro Falzarano, Giuseppe Stravino e Biagio Supino.

Secondo l’opposizione “Il Consiglio comunale del 28 aprile incentrato sul mancato pagamento canoni di locazione e tributi TTA ha sancito una ulteriore resa del Comune determinando la rinuncia a circa un milione di euro sull’ammontare della somma che avrebbe dovuto incamerare”.

“A nulla è valso – proseguono i consiglieri – lo sciatto tentativo della maggioranza di giustificare la scelta in funzione dello sviluppo industriale ed occupazionale futuro di Airola, in quanto le questioni vanno considerate assolutamente distinte non avendo alcuna connessione”.

“La verità è ben altra – aggiungono – e sta nella constatazione che la scelta della rinuncia al milione di euro, a danno dei cittadini, è causa esclusiva della totale incapacità dei nostri amministratori di affrontare e dirimere una questione di ordine contrattuale che risale nel tempo e solo adesso è stata portata all’attenzione del Consiglio, senza alcuna assunzione di responsabilità degli amministratori di maggioranza, magari con un atto di giunta, e dopo che la vicenda è divenuta preoccupante in sede giudiziaria”.

“Altra beffa ai danni dei contribuenti di Airola che va ad aggiungersi a quella recentissima del fallimento del project financing, che ha pesato economicamente e non solo in egual misura sempre ai danni dei contribuenti di Airola. Altro che ‘non mettiamo le mani nelle tasche dei cittadini!”

Un ulteriore segnale negativo, secondo l’opposizione, è arrivato al momento della dichiarazione di voto. “Ancora una volta la maggioranza resta senza numeri sufficienti per proseguire la seduta. Abbiamo fatto notare tutto ciò, assumendoci comunque la responsabilità di rimanere in aula per assicurare il corretto svolgimento dei lavori. Dopo la sospensione dei lavori del consiglio in attesa di rinforzi, la seduta è proseguita ed è stata portata a termine”.

“Certo – continua la nota – tutto questo non è stato un segnale di serietà, di affidabilità, di responsabilità e di compostezza da parte del Sindaco e della sua maggioranza”.

“Il nostro auspicio è che la dolorosa rinuncia ad un ulteriore milione di euro, a danno dei cittadini di Airola, possa servire ad una seria politica di rilancio del polo produttivo del paese, capace di salvaguardare i lavoratori tutti e di sollevarli da una situazione lavorativa di assoluta precarietà ed assicurare loro un futuro sereno”, concludono i consiglieri.

Sul Consiglio comunale è intervenuto anche il consigliere del gruppo ‘Dovere Civico’, Giuseppe Maltese: “Il rendiconto della gestione conclude il processo di programmazione e di controllo iniziato con il Bilancio di Previsione e rappresenta il momento in cui l’amministrazione verifica i risultati conseguiti e valuta l’efficacia dell’azione condotta. Ad Airola, da tale esame emerge con ineluttabile chiarezza come, nulla di quanto promesso con il Bilancio di Previsione 2024 – 2026 sia stato fatto. Emergono però con lucente chiarezza tutti i segnali di una gestione politica superficiale, distratta e inadeguata che ha causato gravi criticità Patrimoniali, Economiche e Sociali alla nostra comunità. Basti pensare ai debiti milionari
ereditati nell’attuale Esercizio Finanziario, per il Debito Fuori Bilancio derivante dal fallimento del Project Financing, di € 932.475,14 e per i fitti non pagati dalla ditta conduttrice del complesso industriale di Airola, di € 920.560.68.

Lasciano l’amaro in bocca anche le spese giudiziarie elevatissime, alcune dovute anche per incomprensioni tra Comune e Provincia, le cui concrete dinamiche sono ancora sconosciute al Gruppo Consiliare Dovere Civico. Al netto di tutto quanto già esposto, ai cittadini rimane: Piazza Annunziata incompleta, lo scarso servizio di Pubblica illuminazione; la perenne mancanza di acqua nelle case; gli allagamenti periodici di Cortecalce, contrada oggi
penalizzata anche dagli esiti deli interventi fognari; l’Antenna di Via Caracciano la cui realizzazione a ridosso delle abitazioni è avvenuta con il silenzio assenso (leggasi disinteresse) del Comune; la distruzione dell’intero patrimonio scolastico, la totale indisponibilità di palestre, di laboratori e delle aule didattiche, la privazione del campo sportivo e la mancanza di pianificazione urbanistica dell’area che oggi si intende adibire a polo scolastico, la cui decisione vincolerà Airola per i prossimi 50 anni; il PUC e il RUEC ancora in alto mare; la gestione della Casa degli Anziani che preoccupa operatori ed ospiti; la viabilità cittadina ormai abbandonata tra birilli ed ostacoli posti sulla carreggiata ai danni dei cittadini in balia del disordine urbano ed i disagi causati da strutture che invadono le sedi stradali, automobili che ostacolano il passaggio dei pedoni sui marciapiedi e attività di intrattenimento incontrollate che minano la tranquillità dei residenti, dimenticando che i propri diritti hanno comunque i limiti imposti dai diritti degli altri. Il controllo del territorio messo in difficoltà dalla riduzione della Polizia Municipale da 10 a 3 unità. Infine il Forum dei Giovani ancora non decollato per motivi sconosciuti al Consiglio Comunale.

Il sintesi, il Consuntivo certifica come la politica di Airola non risulta essere rispondente alle concrete esigenze del territorio, fortemente orientata agli appalti di sempre nuove opere pubbliche, piuttosto che mantenere efficienti le strutture esistenti. Viene confermata la carenza di pianificazione di ciò che realmente serve ad Airola ed ai suoi cittadini. I servizi rimangono ai minimi termini e le tasse invece insistono al massimo della loro capacità impositiva. Tutto quanto premesso e vista la reale situazione in cui versa Airola, ha costretto il Gruppo Consiliare Dovere Civico ad esprimere il voto contrario al consuntivo 2024″, conclude la nota.

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