ECONOMIA
Benessere dei territori, da report Istat luci e ombre per il Sannio: eccellenze ambientali, ma disco rosso per lavoro e reddito

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Il Sannio è un territorio dalle molteplici sfaccettature, caratterizzato da eccellenze ma anche da sfide rilevanti. Un concetto ribadito più e più volte e che ora trova un’ulteriore conferma nel report Campania BesT 2024, realizzato dall’Istat. L’analisi offre una lettura approfondita delle condizioni di benessere equo e sostenibile, evidenziando le specificità locali e le disparità tra le province.
Seppur la maggior parte dei dati sono riferiti al biennio 2022-2023 lo scenario rappresentato potrebbe non discostarsi molto da quello attuale. Il report BesT, dunque, è a tutti gli effetti uno strumento che, i cosiddetti addetti ai lavori, dovrebbero analizzare e approfondire per individuare strategie e azioni utili volte a migliorare la qualità di vita dei propri cittadini.
Uno dei punti di forza della provincia di Benevento è la sostenibilità ambientale: nel 2022 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è cresciuta in modo vertiginoso arrivando al 201,5 per cento, più del doppio dei consumi interni lordi totali. Il Sannio vanta la più alta quota di raccolta differenziata, con un tasso del 72,8%, ben al di sopra della media nazionale. Inoltre, la provincia presenta una delle percentuali più basse di suolo impermeabilizzato artificialmente (7,3%), un dato che la colloca tra le più virtuose del Mezzogiorno. Unico neo: la dispersione della rete idrica comunale ha raggiunto nel 2022 il 62,8%, il 20% in più rispetto alla media nazionale.
L’ambiente è un aspetto importante anche quando si parla di economia: quella sannita, infatti, si distingue per una forte componente agricola, con un valore del 9,3% del PIL locale, superiore sia alla media regionale che nazionale. Il valore aggiunto per abitante, però, si mantiene su livelli più bassi rispetto alla media italiana, segnalando una produttività inferiore rispetto ad altre realtà territoriali.
Restando nell’area economica, nel 2022 il reddito medio è stato di 14.137 euro, contro una media nazionale di 21.089 euro. Anche la retribuzione è inferiore alla media italiana (15.423 euro rispetto a 22.808 euro). Unica nota positiva: entrambi i dati risultano in miglioramento rispetto al 2019, periodo pre-pandemico.
Più in generale il mercato del lavoro offre segnali negativi: il Sannio registra, al 2023, un tasso di occupazione inferiore della media nazionale, sia nella fascia 20-64 anni ( 55,8% rispetto al 66% nazionale) sia nella fascia 15-29 anni (23,3% rispetto al 34,7% registrato in Italia).
La mobilità dei laureati resta un’altra delle criticità da affrontare: nel 2022, il Sannio ha perso 42 giovani laureati ogni 1.000 residenti, un saldo negativo peggiore rispetto alla media campana (-30,9 per mille) e nazionale (-4,5 per mille), indicando una forte fuga di capitale umano qualificato.
Sorprendono, stando a testimonianze e racconti che la cronaca offre, i dati in ambito sanitario: nel 2022, il Sannio si colloca subito dopo Napoli per la presenza di medici specialisti nelle strutture pubbliche e private (29,9 per 10.000 abitanti) e vanta la massima dotazione regionale di posti letto negli ospedali (40,5 per 10.000 abitanti), superando sia la media nazionale che quella del Mezzogiorno. Inoltre, registra il dato più alto per posti letto ad alta assistenza (3,1 per 10.000 abitanti), che includono, tra gli altri, i reparti di cardiochirurgia, psichiatria, nefrologia e neonatologia. Nota dolente: al 2023, la provincia riporta il più alto tasso di emigrazione ospedaliera verso altre regioni (14,8%).
Tutti gli indicatori sulla criminalità sono inferiori alla media nazionale (omicidi volontari, furti in abitazione, borseggi, rapine) ma nel 2022 il Sannio ha riportato un alto numero di morti per incidente stradale in ambito extraurbano con 8,4 decessi ogni 100 incidenti: un valore quattro volte superiore ad Avellino e il doppio della media nazionale.
Dal punto di vista politico, la provincia registra la più bassa percentuale di donne elette nelle amministrazioni comunali della Campania, con un dato inferiore al 30%. Inoltre, l’affollamento carcerario nel 2023 ha raggiunto livelli critici, con una percentuale del 163,6%, la più alta tra le province campane.
Infine, il Sannio vanta una densità museale di 0,20 per 100 km², in crescita rispetto al 2019 (0,15), e un aumento delle aziende agrituristiche per 100 km², passate da 7,8 nel 2019 a 8,6 nel 2022. La densità di verde storico è rimasta stabile a 0,8 per 100 m², indicando margini di miglioramento nella tutela degli spazi verdi e storici.
Insomma la provincia di Benevento si distingue per alcuni aspetti positivi, come la gestione dei rifiuti e la sostenibilità ambientale, ma affronta anche problematiche, su tutte l’occupazione.