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Codice dei contratti pubblici, Zaccaria Spina in audizione alla VIII Commissione della Camera dei Deputati
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La presidente nazionale di ANPCI (l’associazione nazionale che raggruppa comuni fino a 5mila abitanti) Franca Biglio ed il presidente regionale della Campania Zaccaria Spina hanno partecipato all’audizione dinanzi alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati convocata per discutere risoluzioni in materia di iniziative normative volte ad apportare modifiche al Codice dei contratti pubblici, concernenti lo svolgimento delle procedure di affidamento, la revisione dei prezzi e l’esecuzione degli appalti.
Sono stati tanti gli spunti proposti, mirati ad apportare correttivi migliorativi al testo attualmente in vigore e soddisfare l’esigenza di continuare nel perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure amministrative secondo la logica del “fare bene e fare presto”.
Sono state principalmente affrontate le problematiche che riguardano il controllo sul subappalto onde evitare una catena infinita di subappalti (c.d. subappalto “a cascata”), incompatibile con i controlli di qualità e sicurezza, l’estensione degli obblighi e divieti previsti nei rapporti tra contraente principale subappaltatore, con particolare riferimento al divieto di ribassare i costi della sicurezza e della manodopera; l’importanza da riservare alla qualità dell’offerta rispetto ad altri elementi di natura prettamente economici; la chiarezza nelle clausole di revisione dei prezzi; la riduzione del numero degli adempimenti nonché l’implementazione di sistemi di interoperabilità tra le varie piattaforme informatiche che evitino duplicazioni o sovrapposizioni di caricamento dei dati, riducendo i carichi di lavoro del personale con conseguenti benefici particolarmente per i comuni più piccoli.
“Si tratta di un’occasione irrinunciabile – hanno spiegato Franca Biglio e Zaccaria Spina – per proseguire nell’attuazione degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure, soprattutto a beneficio dei comuni di minori dimensioni che sono costretti a fronteggiare, più di altri, anche le endemiche carenze di personale e di professionalità adeguate”.
“L’esigenza – hanno concluso – è quella di continuare nel perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure amministrative cui, tuttavia, faccia da contraltare un concreto rafforzamento dei controlli interni e, soprattutto, esterni, finalizzati a scongiurare ogni pratica non conforme al dettato normativo. Sarà un modo per aiutare i comuni di minori dimensioni ad evitare fastidiose lungaggini oggi che sono allo stremo e faticano ogni giorno di più per l’eccessiva burocratizzazione”.