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Associazioni a tutela della salute, istanza a Volpe: “Costituire il Comitato di Partecipazione”

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L’Associazione Tribunale per i Diritti del Malato, rappresentata da Nicola Boccalone, l’associazione Salute e Territorio, nella persona di Alfredo Lavorgna, l’associazione volontari ospedalieri (Avo) di Benevento, rappresentata da Mario Domenico Rossi e il Comitato No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano, nella persona di Giuseppe Fusco, hanno inoltrato all’attenzione del direttore generale dell’asl di Benevento, dott. Volpe, che pure non aveva manifestato indisponibilità, l’istanza per la costituzione del comitato di partecipazione che è espressamente previsto dall’art. 21 della legge regionale campania n. 10/2002.
Un’iniziativa, questa, che trova la sua ragione non solo in una chiara cornice normativa ma anche nella netta percezione di un arretramento della quali/quantità dei servizi sanitari ricevuti dal nostro territorio negli ultimi anni. Risorse ingenti poco performanti. Ospedale mai nato, come quello di sant’agata de’ goti, presidi mai realizzati, sono parte dei tratti significativi del trattamento riservato al sannio.
Anche la vicenda del 118 si consegna come punto di ricaduta di metodi gestionali che non hanno mai avuto aderenza al nostro territorio.
Di vitale importanza, pertanto, è il ruolo del comitato. Il comitato di partecipazione ha funzioni consultive, presenta istanze e proposte. È destinatario della documentazione relativa al funzionamento delle strutture e dei servizi sanitari e socio-sanitari.
Così, “vigilanza” per il rispetto dei diritti del cittadino ad esigere servizi adeguati e “partecipazione” all’organizzazione del sistema sanitario dovranno essere le peculiari attività di tutte le espressioni del territorio. Vigilare affinché siano realizzati gli investimenti per ammodernare e dotare il sistema di tutti i presidi del dm 77 del 2022 e assicurare la partecipazione alle dinamiche aziendali – sia asl che ao – con la costituzione presso le aziende del “comitato di partecipazione” previsto dalla legge regionale n. 10 del 2002.
Nell’istanza si è fatto presente che nelle aziende sanitarie pubbliche dell’irpinia, come si è ampiamente documentato, non è mancata l’attivazione di procedure per la costituzione del comitato. Procedure che, peraltro, sono state di iniziativa dei riferimenti manageriali che da tempo animano il territorio sannita.
Resta viva la speranza che il cittadino possa recuperare i propri diritti alla salute, nel rispetto dei lea, senza dover rincorrere decisioni prese da aziende sanitarie pubbliche del territorio che decidono, pare, a prescindere dal territorio.