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Associazioni

Riorganizzazione del servizio 118, il Tribunale dei diritti del Malato: “Bene la disponibilità al confronto, ora il Comitato di Partecipazione”

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Sulla nuova programmazione del servizio emergenziale Asl interviene con una nota stampa  l’Associazione Cittadinanza attiva -Tribunale dei diritti del Malato. E lo fa con delle dichiarazioni a firma di Nicola Boccalone, rappresentante dell’assemblea di Territorio:

“L’Associazione, aderendo all’invito del Direttore Generale, dott. Volpe, ha  preso parte alla serie di incontri del 19 febbraio u.s. sul tema della riorganizzazione del 118 e della demedicalizzazione delle ambulanze.

Il Direttore Generale ha rappresentato in maniera analitica la rinnovata organizzazione del sistema 118, imperniato sulla demedicalizzazione delle ambulanze e sull’utilizzo sistemico di auto mediche. Il perdurare della carenza di personale medico rappresenta la ragione prima della operata riorganizzazione.

Il tempo mostrerà i risultati di tale riarticolazione del servizio. Servizio che, purtroppo, non trova continuità in un Pronto Soccorso ricettivo.

Rimane, però, sin da ora apprezzabile la decisione di mettere in discussione un servizio già rimodulato e di aprirsi al confronto per immaginare modelli e sistemi diversi, tesi al miglioramento del servizio, interpretando le opportunità concesse dal legislatore con la finanziaria 2024.  Un confronto aperto alle espressioni del territorio, fino ad interessare  le Associazioni di volontariato e i Comitati di territorio che meritano di avere voce ed essere consultati nelle fasi di programmazione, trattandosi di tematiche al centro dell’attenzione e del dibattito sociale di molte realtà territoriali e organizzative, con ricadute non poco significative per i cittadini.

Considerato ed apprezzato lo spirito aziendale di apertura alla partecipazione del territorio, l’occasione è risultata utile per rimarcare l’opportunità di costituire il Comitato di Partecipazione ai sensi dell’art. 21 della Legge Regionale n. 10/2002, già richiesto, quale strumento per offrire la possibilità “alle Associazioni di tutela dei diritti del cittadino e del volontariato”, presenti nel territorio di competenza, di svolgere le attività proprie. Una richiesta ribadita, che è stata accolta.

Una volontà tracciata nello stesso atto aziendale dell’ASL, di recentissima approvazione, che richiama, proprio, i principi dell’audit civico.

Un’apertura significativa, questa, che è segnale di cultura istituzionale e di rispetto per tutte le espressioni delle realtà locali a cui un’Azienda pubblica di territorio non poteva mostrarsi disinteressata.

All’imminente interpello per la costituzione del Comitato di Partecipazione, questa Associazione non farà mancare la propria adesione, convinta che possa essere un’opportunità per tutti”.

 

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