fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

PRIMO PIANO

Ospedale ‘San Pio’, lettera-denuncia: “Ecco cosa è accaduto a mio padre”

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Pubblichiamo di seguito la lettera inviataci da Pasquale Ciambriello riguardante le vicissitudini vissute da suo padre, ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale ‘San Pio’ di Benevento.

Poteva andare molto peggio…
Quella che un tempo era un’ eccellenza, oggi è terra di nessuno.
Quello che un tempo era il più importante nocosomio della città di Benevento, adesso è praticamente un vuoto a perdere.
E mi riferisco all’azienda ospedaliera San Pio, che anche recenti statistiche nazionali, collocano nei bassifondi delle classifiche degli ospedali italiani per la sempre più acclarata inefficienza ed inadeguatezza.
Sia chiaro, non me ne vogliano i numerosi professionisti che con fatica provano a resistere ed ogni giorno svolgono il proprio lavoro presso il San Pio.
E non me ne vogliano nemmeno i vertici aziendali, perché non voglio entrare nella gestione organizzata ed amministrativa.
Ma non posso non fare riferimento ad un episodio che mi riguarda molto da vicino (riguarda mio padre), avvenuto negli ultimi giorni.
Nel giorno di Natale, dopo aver lamentato qualche dolore addominale, decidiamo su indicazione della dottoressa che segue papà, di ricoverarlo in ospedale, passando dal pronto soccorso del San Pio.
Dopo la classica attesa e dopo aver a loro dire, individuato la problematica, mio padre viene ricoverato presso il reparto di Chirurgia d’urgenza.
Da quel momento, inizia una vera e propria lotta, un tiro e molla continuo, quasi un calvario per certi versi.
L’esimio primario, senza nemmeno aver approfondito con altri esami ad hoc la situazione, decide che si deve intervenire perché a suo giudizio, mio padre ha una colecistite importante.
Mio padre stesso, che sapeva di avere qualche piccolo calcolo, chiede di poter approfondire la cosa, soprattutto in virtù del fatto che lamenta continui episodi febbrili ed è molto affaticato. I segni infatti, sono assai evidenti ed il respiro è pesante ed affannoso.
Ciò nonostante, l’esimio primario non ne vuole sapere e continua a propendere per l’intervento.
Addirittura, in presenza di mio fratello e mia mamma, insiste in maniera anche accalorata, accusando quasi papà di essere sprovveduto.
Mio padre dal canto suo, ascoltato il parere del suo medico di riferimento, continua a chiedere invano esami specifici lamentando dolori dietro la schiena e fiato sempre più corto.
Richieste che restano sempre inascoltate, ragione per cui il giorno 29 dicembre, anche su indicazioni del medico che segue parallelamente papà in questo suo sfortunato percorso, si opta per la firma e per la cura domiciliare, in attesa di esami specifici e di un ricovero successivo presso un’altra struttura ospedaliera campana.
Tutto sembra procedere per il verso giusto, il respiro non è più così affannoso, ma nel tardo pomeriggio di sabato 30 dicembre, ricompare puntuale la febbre, con la temperatura che supera i 39 c° e con il respiro che torna a farsi affannoso.
Per cui, ascoltato nuovamente il parere del medico che ha seguito fin dall’inizio papà in sordina, si decide per un ricovero presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, passando dal pronto soccorso.
Dopo una notte con esami specifici ed approfonditi, a papà viene diagnosticata una pleurite severa, che deve essere chiaramente subito circoscritta e curata.

Mi chiedo dunque e chiedo anche a tutti i cittadini che potrebbero trovarsi in situazione come quella di papà: è giusto tutto ciò?
Perché chi ha fatto il giuramento di Ippocrate, non si comporta alla stessa maniera? Perché muoversi a compartimenti stagni? Perché insistere su una diagnosi che poi si rivela infondata?
L’esimio primario, dorme sonni tranquilli?
O per lui i pazienti sono solo robot a comando, da “aprire” ed “aggiustare” a suo piacimento?
Oggi, possiamo dire di essere stati fortunati e non posso non ringraziare la professionalità, l’abnegazione e la costanza di una professionista che ha capito in tempo che qualcosa non andasse ed ha agito in maniera limpida, precisa e puntuale rispetto all’esimio collega.
A lei va il mio grazie e quello della mia famiglia.
Come il nostro grazie va a tutti i professionisti e le professioniste della sanità, che operano quotidianamente presso le strutture ospedaliere regionali e nazionali.
Un ultimo appunto, concedetemelo.
Fate presto, davvero. Chi di dovere intervenga in maniera repentina.
Il San Pio, purtroppo, è sempre più un malato terminale…”

Annuncio

Correlati

redazione 6 giorni fa

San Pio, a Pasquale Goglia la direzione dell’U.O.C. di Anatomia Patologica per i prossimi cinque anni

redazione 1 settimana fa

Al San Pio eseguito intervento straordinario di riduzione volumetrica polmonare per via broncoscopica

redazione 2 settimane fa

Ospedale San Pio, Vincenzo Viola nuovo responsabile dell’U.O.S. Day Hospital Cardiologico

redazione 4 settimane fa

La Procura di Benevento indaga il medico che ha operato la 25enne deceduta al San Pio. Sabato l’autopsia sulla salma

Dall'autore

redazione 4 ore fa

Variante al progetto di riqualificazione per il campo Mellusi: il padel sostituito da tendostruttura con gonfiabili e sala giochi

redazione 5 ore fa

Sannio, primo assaggio d’estate nel Ponte del 1° maggio: sole e temperature massime vicine a 30°

redazione 5 ore fa

Associazione Togo Bozzi: “Per il Molise a rischio gestione del Parco Nazionale del Matese”

redazione 6 ore fa

Airola, l’opposizione: “Canoni e tributi non riscossi, amministrazione si conferma incapace di governare”

Primo piano

redazione 4 ore fa

Variante al progetto di riqualificazione per il campo Mellusi: il padel sostituito da tendostruttura con gonfiabili e sala giochi

redazione 5 ore fa

Sannio, primo assaggio d’estate nel Ponte del 1° maggio: sole e temperature massime vicine a 30°

redazione 6 ore fa

Lorenzo Benedetto alla guida dell’Ordine dei Geologi della Campania

redazione 7 ore fa

Benevento, a metà giugno torna come da tradizione la Festa del Sacro Cuore

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content