POLITICA
Palazzo Mosti, nuove tensioni in maggioranza: tutta colpa del Dup

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I presenti raccontano di quarantacinque minuti di caos. Di certo è stata una riunione animata quella della commissione Patrimonio celebrata questa mattina. E neanche si può parlare di solito gioco delle parti, considerato che lo scontro ha visto protagonisti – essenzialmente – due esponenti della maggioranza: Antonio Picariello e Francesco Farese.
Tutta colpa del Dup, il Documento Unico di Programmazione che con i suoi allegati è atteso martedì alla prova del Consiglio. Prassi da tempo vuole che ogni singola commissione esamini e voti i documenti di propria competenza. Questa mattina, però, nel corso della riunione della commissione Bilancio, la presidente Annalisa Tomaciello informava i suoi colleghi del diverso orientamento del segretario generale Riccardo Feola che ritiene sufficiente la sola espressione – per l’appunto – della commissione Bilancio. Nulla quaestio da parte dei consiglieri che, però, chiedevano un parere scritto e formale del Segretario.
La discussione è ripresa con la commissione Patrimonio dove – considerata l’assenza di una qualsivoglia disposizione ufficiale di Feola – si sarebbe dovuto approfondire e votare il Piano Alienazioni, uno degli allegati del Dup. Ed è qui che è salita la tensione. Per Picariello, infatti, la situazione venutasi a creare era frutto di un vulnus amministrativo da attribuire ai presidenti che – a monte – avrebbero dovuto organizzare una riunione congiunta delle commissioni. Tesi sostenuta da Rosario Guerra ma ritenuta pretestuosa – perché non praticabile – dal vertice della commissione Patrimonio Francesco Farese, arrivato anche a proporre una sospensione dei lavori, pure al rischio di far saltare il Consiglio di martedì. Calmati – a fatica – gli animi, la discussione è infine ripresa anche se sarà conclusa soltanto lunedì. Salvo nuovi ed eventuali imprevisti, ovviamente.