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SANNIO

Moiano: ‘No all’utilizzo dei fuochi d’artificio per l’accensione dell’albero luminoso sul monte Lecito’

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“Ci rivolgiamo a Voi a nome del Comitato Salute e Ambiente Airola e Valle Caudina – scrivono in una missiva alle autorità civili e religiose – per esprimere la nostra preoccupazione riguardo all’utilizzo di fuochi d’artificio sulla cima di monte Lecito per l’evento inaugurale dell’albero luminoso tenuto dall’associazione “Millennium”, che si terrà il 17 dicembre.

Come noto e come sapete, l’utilizzo di questi ordigni esplosivi può causare danni significativi all’ambiente circostante, alla fauna selvatica e alla salute umana.

In particolare, i fuochi d’artificio possono causare: inquinamento acustico: i fuochi d’artificio producono un forte rumore che può causare stress, ansia e disturbi del sonno negli animali e nelle persone; inquinamento atmosferico: i fuochi d’artificio rilasciano sostanze chimiche tossiche nell’aria, come il biossido di zolfo e il monossido di carbonio, metallo pesanti come, stronzio, bario, magnesio…che possono causare problemi respiratori e danni alla salute; inquinamento luminoso: i fuochi d’artificio emettono una forte luce che può disturbare la fauna locale e influire negativamente sulla loro attività notturna; rischio di incendio: i fuochi d’artificio possono causare incendi se non vengono gestiti correttamente;

Inoltre, in termini di legge – prosegue il Comitato – l’esplosione di fuochi artificiali è vietata ai sensi dell’art. 703 del Codice penale ed è permessa solo previa autorizzazione concessa ai sensi dell’art. 57 T.U.L.P.S. rilasciata dall’autorità locale di pubblica sicurezza e nei Comuni nei quali non è presente l’autorità di P.S. (questore o commissario di P.S.) dal Sindaco.

In particolare, vietare i fuochi in questa occasione può essere anche disincentivante – nella prospettiva del fine anno imminente – per tutti coloro che sono abituati a “festeggiare” con l’esplosione di fuochi pirotecnici. Sono molte le città le cui amministrazioni comunali hanno già vietato, con apposite ordinanze, l’utilizzo di giochi pirotecnici, sostituendoli con i “fuochi senza botti”, senza controindicazioni e dai costi più ridotti. Spettacoli comunque di grande effetto, che suscitano ammirazione ed emozioni, come quelli piromusicali di Genova (accompagnati da musica sinfonica e senza detonazione), o quelli di luce, svolti alla Reggia di Caserta o al Palazzo Ludovico il Moro a Ferrara. Sono comunque oltre un migliaio i comuni che in Italia hanno vietato l’esplosione dei fuochi artificiali.

Anche la Conferenza Episcopale Campana ricorda che non è concepibile che una “festa religiosa”, che si qualifica quale pubblica manifestazione di fede, si riduca poi a manifestazione paganeggiante, con sperpero di denaro per le cantate famoso e per i fuochi artificiali. Ed in particolare prevede che non sia consentito ugualmente raccogliere offerte e fermare la processione mentre si sparano fuochi artificiali.

In definitiva, l’utilizzo di fuochi d’artificio appare oggi anacronistico e contrario allo spirito celebrativo che una ricorrenza religiosa dovrebbe avere, contrario alla sensibilità dei tempi, ma soprattutto nocivo e pericoloso per la salute e la vita di tutti gli esseri viventi.

Per tanto, orientati nella direzione di quella “conversione ecologica globale” auspicata già nel 2001 da S. Giovani Paolo II che la individuava come frontiera di civiltà, si chiede alle SS VV.

Ill.me nella persona di S. E. il Vescovo della Diocesi di Cerreto e S.E e dell’Ill.mo Sig. Prefetto di Benevento, nonché del Sindaco del Comune di Moiano, ciascuno secondo le proprie competenze, di raccogliere l’invito dei cittadini e di agire per una sospensione dell’attuale fenomeno dell’esplosione dei fuochi pirotecnici, e adoperarsi per disporne il divieto e sostituire gli stessi con altre pratiche di festeggiamento non inquinanti e non nocive per la salute.

Pertanto, chiediamo formalmente come Comitato di cittadini della Valle Caudina, che le Autorità preposte e segnatamente il comune di Moiano, non permettano l’utilizzo di fuochi d’artificio sulla cima di Monte Lecito per l’evento inaugurale dell’albero luminoso tenuto dall’associazione “Millennium”. Ci appelliamo al vostro senso di responsabilità di amministratori pubblici nonché tutori del nostro patrimonio ambientale”, conclude la missiva.

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